Da qualche anno il fumetto popolare, quello che va da Topolino a Tex Willer, non gode più, tra bambini e giovanissimi del successo che riscuoteva fino a qualche anno fa. Nuovi media oramai distraggono le giovani generazioni dal divertimento tradizionale e giustamente il mondo delle nuvole parlanti ha cominciato a intraprendere nuove strade alla ricerca di nuove fasce di pubblico e di nuova popolarità.

Da alcuni anni si sono così imposte le graphic novel, veri e propri romanzi a disegni, ben lontani dal fumetto popolare classico. Si tratta, infatti, di produzioni destinate soprattutto a un pubblico adulto e incentrate su temi e problemi d’attualità.

Ultimamente, però, il variegato e colorato universo delle graphic novel ha cominciato a guardare anche al pubblico più giovane con storie che uniscono il divertimento alla possibilità di riflettere su temi seri e vicini al mondo dei ragazzi. È il caso di In scena! (Il Castoro, 2018, Euro 15,50, pp. 240), scritto e realizzato graficamente dall’americana Raina Telgemeier, vera e propria icona del fumetto contemporaneo under 13.

Come in tutte le sue opere, anche in questo lavoro la Telgemeier affronta con il suo caratteristico tratto essenziale, quasi infantile nella sua originale semplicità, e con il suo stile narrativo nel contempo leggero e diretto, i classici drammi grandi e piccoli dell’adolescenza. Sfogliando In scena! leggiamo e vediamo la protagonista Callie mentre si ritrova a fare i conti con i primi tormenti d’amore e con le prime difficoltà della vita nel momento in cui cerca in ogni modo di recitare nel musical organizzato dalla sua scuola.

Callie però è negata per il canto, mentre ha un innato talento per le scenografie, e non ha considerato il fatto che invidie e rivalità non esistono solo nei teatri di Broadway ma anche sui palcoscenici scolastici. E scopre che provare un sentimento per una persona non significa automaticamente essere ricambiati.

Insomma, una storia all’apparenza abbastanza classica, da sembrare quasi una tipica commedia adolescenziale e un piccolo romanzo di formazione.

Raina Telgemeier però è formidabile nella descrizione del mondo adolescenziale e scolastico in cui si trovano a muoversi i suoi personaggi e con pochi abili tratti e poche parole riesce a delineare le psicologie di questi giovani adolescenti che sembrano in tutto e per tutto quelli che potremmo incontrare alla fermata del bus o all’uscita della scuola media vicino a casa. Soprattutto l’autrice, pur con quel disegno quasi favolistico che spesso la caratterizza, predilige il realismo alla fiaba e non ha paura di mostrare le difficoltà dell’adolescenza. Un’età che per lei rimane l’epoca dei grandi dubbi, delle prime grandi delusioni, delle sconfitte che paiono drammi così come le vittorie paiono trionfi.

Affronta anche tematiche complesse come quelle dell’identità di genere e questo è sicuramente insolito in un libro destinato a un pubblico under 13. Il tocco di fronte a questi temi è leggero anche se, magari, non del tutto appropriato agli argomenti per un eccesso di nonchalance molto politically correct. Forse per questo - e per una tendenza non del tutto convincente a voler "adultizzare" personaggi che sono comunque studenti delle medie -, più che per un pubblico dai dieci anni in poi, come indicato nel libro, In scena! pare un’opera destinata a un lettore un po’ più grandicello e consapevole.

La copertina
La copertina
La copertina
© Riproduzione riservata