Prosegue a Ulassai, rinnovandosi, il cammino tracciato da Maria Lai. C'è un filo che unisce e si tende ancora. Il Comune lancia Legarti, un progetto di residenza d’artista internazionale che trasforma l’eredità dell'immensa artista in nuove visioni contemporanee. Prende il via da oggi un nuovo programma di residenze d’artista che intreccia arte contemporanea, patrimonio naturale e partecipazione sociale.

Si parte con il primo appuntamentoda oggi sino al 22 giugno 2025, con la residenza dello studio di graphic design FIONDA (Torino), noto per le sue collaborazioni con istituzioni culturali e musei in tutta Europa. Durante il soggiorno a Ulassai, FIONDA svilupperà l’identità visiva del progetto Legarti attraverso workshop e una ricerca visiva partecipata che culminerà in una mostra aperta al pubblico presso il CAMUC - Casa Museo Cannas.

Oltre dieci artisti e collettivi internazionali provenienti dalla Sardegna, dall’Italia, dall’Europa e da altri contesti extraeuropei si alterneranno poi tra le prossime settimane e la primavera 2026, dando vita a una costellazione di progetti site-specific pensati per dialogare con la comunità, con l’identità stratificata del territorio e con il patrimonio ambientale, in un processo creativo che intreccia passato e presente, memoria e visione, arte e vita quotidiana.

«Legarti è un progetto nato dalla volontà del Comune di Ulassai di dare forma a un nuovo modello di rigenerazione culturale e sociale, a partire dal proprio territorio e con il coinvolgimento diretto della comunità – spiegano in una nota diffusa dall'ente - affonda le sue radici nella storia del paese e nel pensiero di Maria Lai, la cui poetica del legame tra persone, luoghi e narrazioni costituisce il cuore ideale dell’intero programma. Fondamentale per la realizzazione e lo sviluppo del progetto è una solida rete di collaborazioni intersettoriali che coinvolge enti di ricerca, università sarde e italiane, musei, cooperative, imprese culturali e aziende del territorio».

Il nome stesso del progetto Legarti evoca un doppio movimento: da un lato l’atto di connettere, unire, intrecciare esperienze e linguaggi; dall’altro, il desiderio di creare un legame duraturo tra arte e territorio, tra chi arriva e chi abita, tra pratiche contemporanee e tradizioni locali. L’intento è quello di consolidare il ruolo del borgo come centro vivo di produzione artistica contemporanea, capace di attrarre artisti e visitatori da tutto il mondo. Allo stesso tempo, Legarti punta a stimolare il senso di appartenenza della comunità locale, rafforzando la consapevolezza del proprio patrimonio e il desiderio di custodirlo, reinterpretarlo e raccontarlo. Particolare attenzione sarà rivolta all’inclusione delle diverse fasce d’età dai bambini agli anziani e al coinvolgimento attivo di scuole, associazioni e cittadini, affinché l’arte diventi veicolo di dialogo. 

«Con Legarti vogliamo realizzare ciò che Maria Lai aveva immaginato per il suo paese: fare di Ulassai una casa per gli artisti, un luogo di accoglienza e ispirazione dove l’arte contemporanea possa radicarsi nel paesaggio e nella vita della comunità – afferma il sindaco e Presidente della Fondazione Stazione dell’Arte, Giovanni Soru - Questa residenza internazionale non è solo un progetto culturale, ma un atto politico di visione e responsabilità. È un investimento sul nostro territorio, sulla sua identità e sul suo futuro. Abbiamo scelto di scommettere su un approccio multidisciplinare, relazionale e profondamente partecipativo, dove arte, natura e scienza dialogano e la comunità non è spettatrice, ma protagonista attiva del cambiamento – sottolinea - Ulassai si apre al mondo e alla pluralità dei linguaggi artistici dalla fotografia alla scultura, dalla ceramica al tessile design, dall’arte concettuale alla performativa in una continua riscrittura del legame tra cultura, natura e cittadinanza».

Legarti è un progetto finanziato nell’ambito del PNRR M1C3 Turismo e Cultura, Intervento 2.1 “Attrattività dei Borghi” Linea A e promosso dal Comune di Ulassai. La progettazione è stata curata internamente dagli uffici dell’Area tecnica del Comune di Ulassai, in stretta collaborazione con la curatrice Valentina Anselmi, vincitrice del concorso nazionale promosso dalla Scuola Nazionale Patrimonio Attività Culturali nell’ambito di “Laboratori di territorio.

Con Legarti, Ulassai si conferma ancora una volta laboratorio d’avanguardia e luogo fertile per l’arte che nasce dall’ascolto, dalla relazione e dal desiderio di costruire paesaggi condivisi.   

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