Due giornate all’insegna di incontri, dibattiti e momenti formativi, ospitati nella sala congressi “Filippo Canu”, a Porto Torres con il convegno internazionale "Navigium Isidis: i culti orientali a Turris Libisonis tra portualità e scambi culturali”. Il Comune di Porto Torres - assessorato alla Cultura – e il Centro Studi di Egittologia e Civiltà Copta “J.F.Champollion” con sede a Genova e il Cairo hanno organizzato l’evento in collaborazione con la Direzione regionale musei Sardegna e la Soprintendenza Abap per le Province di Sassari e Nuoro con l’obiettivo di promuovere e valorizzare lo studio della Colonia Iulia Turris Libisonis e dei suoi rapporti con l’Egitto e il Mediterraneo Orientale, evidenziando il ruolo chiave dell'antica città di Porto Torres nel commercio e nella diffusione dei culti orientali durante l'epoca imperiale.

Prenderanno parte oltre trenta studiosi, tra esperti dei culti egizi e orientali, epigrafisti, funzionari archeologi della Soprintendenza e docenti universitari provenienti da tutta la Sardegna e dal resto d’Italia. Il convegno prenderà il via alle 9.30 con i saluti istituzionali del sindaco di Porto Torres Massimo Mulas, del Soprintendente Abap per le province di Sassari e Nuoro Bruno Billeci, del direttore regionale Musei della Sardegna Francesco Muscolino e del magnifico rettore dell’Università di Sassari Gavino Mariotti che lasceranno poi la parola ai relatori.

Il convegno è aperto al pubblico e, per l’occasione, l’Antiquarium Turritano di via Ponte Romano, il pomeriggio del 5 marzo, inviterà tutti i partecipanti a prendere parte a visite guidate nel museo e nell’area termale del complesso archeologico limitrofo.  Per i più piccoli, inoltre, sono state pensate  iniziative apposite. Dalle 17 alle 18.30 si svolgeranno i due laboratori riservati a 30 bambine e bambini dai 5 ai 10 anni: “Coloriamo le maschere romane” a cura di Alessandra Carrieri e “Giochiamo con gli amuleti egizi” curato da Angela Demontis. La richiesta di partecipazione è stata massiccia tanto che in poche ore è stato raggiunto il numero massimo dei partecipanti ammessi.

L’evento sottolinea, ancora una volta, la centralità del territorio turritano nella grande area del Mediterraneo che unisce popoli, culture e tradizioni. Un legame che ha portato il Comune di Porto Torres ad aderire al circuito internazionale  de “La Rotta dei Fenici”,  uno dei quarantasette itinerari culturali internazionali riconosciuti dal Programma del Consiglio d’Europa, grazie al quale i luoghi di antica origine diventano le tappe di un viaggio lungo tutto il Mediterraneo attraverso il quale scambiare conoscenze ed esperienze e valorizzare, in chiave turistica e sostenibile, i patrimoni culturali, naturalistici e archeologici dei Paesi aderenti alla Rotta.

© Riproduzione riservata