Troppi compiti a casa fanno male al rendimento scolastico.

A rivelarlo sono i test internazionali svolti nel 2015 dagli alunni di terza media e di quarta elementare di mezzo mondo: il Timss, con focus sugli apprendimenti in matematica e scienze.

In particolare, i ragazzini italiani di terza media collezionano 494 punti in matematica e 499 in scienze. Ma se si va a guardare il risultato in base alla quantità di compiti assegnati a casa - analizzato in termini di minuti di studio a settimana - si scopre che per chi studia al massimo 25 minuti al giorno, domeniche comprese, il punteggio finale sale a 502 punti.

Stesso discorso, anche se con differenze inferiori, per le scienze. E passando ai piccoli di quarta elementare, spesso inondati di compiti che risultano complessi a volte anche per i loro genitori, le cose non cambiano.

In questo caso l'Italia emerge nel confronto internazionale: 507 punti in matematica e 516 in scienze piazzano i nostri piccoli studenti nella parte alta della classifica. E i risultati migliori in Matematica arrivano dai bambini che studiano a casa da 31 a 120 minuti a settimana, e dunque solo per ripassare e consolidare meglio quanto appreso in aula.

Non solo: andando a guadare le scienze si scopre che i piccoli ai quali le maestre non assegnano nessun compito a casa salgono addirittura a 544 punti, un risultato che li avvicina alle posizioni di vertice della classifica mondiale, guidata da Singapore con 590 punti.

Da tempo in Italia si dibatte sul tema dei "troppi compiti a casa", responsabili di eccessivo stress fisico e mentale nei giovani, con alcuni docenti che hanno addirittura avviato raccolte firme online perché vengano del tutto banditi dalle scuole, come accade in altri Paesi.

(Unioneonline/v.l.)
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