L’arte è forma di conoscenza pura che arriva immediatamente alla percezione delle idee, superando il mondo dei fenomeni e la dimensione spazio-tempo, diceva  Schopenauer. Ora l’arte ha trovato dimora a Milis, nella Corte Milese ex Casa Bagnolo, dove è approdato il primo progetto ambizioso e innovativo di residenza artistica stabile e attiva diversi mesi dell’anno. «Una casa aperta per i professionisti della creatività provenienti da tutto il mondo per soggiorni prolungati, per cogliere le opportunità creative, i luoghi da esplorare e le persone da incontrare nell’Isola finalizzati alla produzione artistica», precisa Francesca Sassu, giovane manager culturale cagliaritana con esperienze internazionali, tra cui al Node Center di Berlino, curatrice del progetto e titolare della start up Nocefresca che gestisce progetti artistici.

Fino a giugno l’ex Casa Bagnolo ospita tre artisti che, ispirati dalla società globale e locale, hanno prodotto opere che raffigurano la realtà nelle sue molteplici forme. Abbiamo così la fotografa documentarista olandese Louise Honèe, che dopo esperienze in Olanda e negli Usa ha deciso di immortalare, con scatti in bianco e nero, i visi dei giovani del Montiferru tra speranze e dubbi sul mondo attuale e futuro. Poi l’artista visuale cileno Ramiro Peonveiga, che con la pittura indaga, e rielabora, mappe mentali, planimetrie urbane e le forme della tradizione tessile pre-ispanica. Nell’Isola vuole trovare parallelismi tra la Sardegna e la cultura sudamericana. Quindi il designer sardo, di Samugheo, Marco Loi che indaga le problematiche socio-politiche della Sardegna, le basi militari e i siti naturali alterati dall’uomo, tramite la fotografia, la grafica e le pratiche manuali di tessitura tradizionale tramandate dalla sua famiglia.

Il laboratorio artistico di Marco Loi (foto Pintus)
Il laboratorio artistico di Marco Loi (foto Pintus)
Il laboratorio artistico di Marco Loi (foto Pintus)

Una opportunità concreta e performante per i tre autori con esplorazioni e contaminazioni della scena artistica locale, incontri e conversazioni con addetti ai lavori e visitatori appassionati. Per il territorio invece una nuova vitalità culturale, con opportunità di confronto costante con una dimensione internazionale, collaborazioni professionali con lavoratori locali, il tutto condito da mostre, incontri, workshop e altro per un rinnovamento dell’immagine del territorio con ricadute turistiche.

Nocefresca è entrato di diritto nei network artistici internazionali che promuovono la mobilità degli artisti nel mondo, e persegue anche il turismo esperienziale «offrendo ai turisti la possibilità di vivere esperienze a contatto con gli abitanti delle comunità rurali della Sardegna portatori di saperi e tradizioni e, al contempo, con gli artisti internazionali presenti in loco». Il progetto è realizzato in collaborazione con l'associazione culturale Pepebianco, è sostenuto dall’Unione Europea e dal Comune di Milis.

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