Una comunità in festa a Tortolì per l'inizio di San Gemiliano, la seconda rassegna de is Festas de sartu.

Residenti e turisti si sono riuniti, sul sagrato della chiesa parrocchiale di Sant'Andrea, intorno al comitato permanente che ha coordinato s'imbidu, la licitazione del santo che è rimasta interna al comitato con un'offerta di 50 euro.

Gli istanti successivi a s'imbidu, anticipato dal concerto del coro Eufonia di Gavoi, sono stati scanditi dagli spari de is cuettus, i tradizionali razzi per la cui soppressione un cittadino ha avviato una petizione popolare sostenendo che arrechino disagi a persone e animali.

Contro la sua iniziativa, che nella cittadina è sostenuta da uno sparuto gruppetto, si sono schierati i comitati e gran parte della popolazione (i social ne sono testimonianza), compresa la mente storica di Tortolì, Assunta Pili, 98 primavere sulle spalle, che ha sentenziato con un avvertimento: "Non si engiara a conca de eliminai is cuettus (non vi venga in mente di eliminare i razzi)".

Domani la festa entrerà nel vivo con la processione verso l'antica chiesetta di San Gemiliano.

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