Riportare al centro della discussione la questione ecologica in tutte le sue sfumature, attraverso libri, parole e comunità: una missione a cui resta fedele l'associazione Rebelterra, che torna in questo 2025 con la seconda edizione di "A che ora è la fine del mondo?", festival di letteratura della crisi climatica. Realizzata in collaborazione con le associazioni Terra Atra e Sa Cambarada e con la libreria La Giraffa (Siliqua), la rassegna prevede due giorni ricchi di attività: la quasi totalità della rassegna avrà luogo nei pomeriggi di sabato 15 e domenica 16 a Su Tzirculu, mentre domenica mattina ci si sposterà a Is Mirrionis per l'inaugurazione di una nuova area verde. 

Si parte alle 17 di domani, nei locali del circolo di via Molise, con i primi due libri in presentazione: ad aprire la serata sarà Stefania Divertito, giornalista d'inchiesta specializzata in questioni ambientali – per cui ha ricevuto il titolo di cronista dell'anno (2005), il premio Pasolini (2013) e il premio Eternot di Casale Monferrato (2022) – ed ex portavoce e capo ufficio stampa del Ministero dell'Ambiente.

Divertito presenterà l'ultimo lavoro "Uccidere la natura - Come l'umanità distrugge e salva l'ambiente" (2025), edito per Il Saggiatore: una riflessione sulla necessità di considerare la natura come degna di diritti nel contrasto all'ecocidio in atto in tutto il mondo, offrendo esempi concreti di una nuova idea di protezione legale dell'ambiente dalla Colombia alla Nuova Zelanda. Seguirà poi il ricercatore e docente di fisica tecnica ambientale Gianluca Ruggieri, il cui impegno ambientale non è solo attivo nella divulgazione radiofonica (con "Il Giusto Clima", su Radio Popolare), ma anche nella scrittura con il nuovo "Le energie del mondo - Fossile, nucleare, rinnovabile: cosa dobbiamo sapere" (Laterza, 2025). Un vero e proprio compendio, scritto da mani esperte, per orientarsi in maniera coscienziosa sull'intreccio tra la questione energetica e quella ambientale, andando dalle problematiche quotidiane delle bollette alle emergenze collettive dei danni da carburanti fossili. 

Dalle ore 20 sempre al circolo avrà luogo l'evento parallelo del Festival, con un live painting che darà vita nuova a oggetti dimenticati dal tempo, firmato dagli artisti della Street Art Week Luca Tubero, Matteo Porcu, La Melonita e Alessandro Macciocco. La performance è la seconda tappa di un percorso che si concluderà a dicembre con un'asta di beneficienza per la ricostruzione dell'ospedale Al-Awda a Gaza, con il supporto dell'associazione Sardegna Palestina e in collaborazione con Officine Verticali. Nel corso della serata si alterneranno poi alla consolle i dj-set di MyssStress, Pille, DVZ e WindJungle, prevedendo in mezzo anche un momento di cena sociale a offerta libera. 

Domenica mattina invece, nello spiazzo all'angolo tra via Monte Acuto e via Venosta di Is Mirrionis, dalle 9 ci sarà l'altro evento parallelo della manifestazione, con la "fase uno" della riqualificazione urbana di Piazza sa Barchixedda: l'area verde, al momento in stato di assoluto degrado, verrà completamente ripulita dai rifiuti da organizzatori e volontari, che si occuperanno anche della messa a dimora delle piante e del recupero della barca abbandonata lì da anni, per trasfrormarla in fioriera artistica. Un progetto sostenuto dal Comune, sempre in collaborazione con Officine Verticali.

Al pomeriggio si riprenderanno invece le attività a Su Tzirculu: prima a intervenire è Giorgia Pagliuca, attivista ambientale e dottoranda in ecogastronomia, autrice del titolo "Aggiustiamo il mondo. Diario di un'ecologista in crisi climatica" (Aboca, 2025). Una sintetica guida alle piccole azioni individuali ma necessarie a cambiare in meglio il pianeta, che sposta l'asse dalle teorie astratte alla pratica quotidiana e concreta, in una visione di partecipazione collettiva al bene comune dell'ambiente. Ultimo incontro in programma è con il regista isolano Angelo Camba, già attivo in ambito pubblicitario, cinematografico e televisivo e attualmente al lavoro su una nuova serie televisiva: l'autore dialogherà con il pubblico e presenterà il documentario "Giardinieri d'assalto - Storie di Guerrilla Gardening in Italia", che sarà proiettato conclusione dell'evento. Il lungometraggio racconta di cittadini da vari angoli della penisola che, stufi dell'inerzia comunale, scendono nelle strade a ripulire e riqualificare intere aree urbane altrimenti lasciate all'incuria, in una forma di attivismo non-violento sviluppatosi a New York negli anni Settanta e oggi concretizzatosi movimento nazionale anche nel Belpaese. 

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