Ha iscritto matricole come il premio Nobel Giulio Natta, gli architetti Renzo Piano e Aldo Rossi e lo scrittore Carlo Emilio Gadda. È stato il padre di Sirio, primo satellite artificiale per le telecomunicazioni e, secondo la QS World University Rankings, nel 2022, è la 139ª università al mondo e tra i primi 50 atenei in otto ambiti disciplinari. Fondato nel 1863, il Politecnico di Milano da oltre 160 anni sforna ingegneri, architetti e designer, offrendo una formazione innovativa che coniuga didattica e ricerca, università e mondo delle imprese. Tre corsi di laurea triennali in architettura, quattro in design e diciannove in ingegneria; quasi esclusivamente in lingua inglese, sette corsi di laurea magistrale in architettura, otto in design e trentadue in ingegneria. In totale, sono quasi 47 mila gli studenti nell’anno accademico in corso, di cui 189 provenienti dalla Sardegna, e oltre 14 mila gli immatricolati, 46 sardi. Per il prossimo anno accademico, il Politecnico offre 7.289 posti: 890 per i corsi di design, 6.129 per ingegneria, 145 per ingegneria edile e delle costruzioni, 125 per urbanistica e da definire per architettura.

I test

Per accedere, è previsto un test ingresso: standard, per gli studenti già diplomati o che conseguiranno il diploma nell’anno in corso, con una finestra temporale che va dal 4 febbraio all’8 luglio prossimo; anticipato, per gli studenti che frequentano il penultimo anno della scuola superiore e che si diplomeranno nel 2024. Con un occhio di riguardo al bilancio di genere, nell’anno accademico 2023-2024, il Politecnico di Milano assegna 25 borse di studio, del valore di 24 mila euro ciascuna, a studentesse che frequenteranno corsi di studio in ingegneria con bassa frequenza femminile.

Torino

Prima scuola di ingegneria d’Italia, inaugurata nel 1859, il Politecnico di Torino, nelle sue quattro sedi in città pensate come campus anglosassoni, ospita quasi 39 mila studenti, di cui 5.946 immatricolati in questo anno accademico, contando 727 sardi. Al 325° posto nella classifica mondiale delle università secondo QS, che, a un anno dal conseguimento del titolo di studio, garantisce un’occupazione a più del 90 per cento degli studenti, con una retribuzione superiore del 19 per cento della media nazionale, il Politecnico torinese offre 25 corsi di laurea triennale che coprono dieci ambiti disciplinari: architettura e pianificazione, biomedica, chimica, costruzione ambiente territorio, design, energia, gestionale, ICT, matematica applicata, meccanica aerospaziale. I corsi saranno presentati il 24 e 25 marzo prossimi al Salone dell’orientamento per far conoscere alle future matricole l’approccio di insegnamento dell’ateneo che supera la tradizionale didattica frontale con una modalità di lezione che si arricchisce di progetti pratici multidisciplinari e insegnamenti trasversali, erogati da coppie di docenti che integrano impostazione tecnica e scienze umane. Si accede con un test di ammissione: prima data utile il 23 marzo e le prove si ripeteranno con cadenza mensile. Gli studenti che otterranno i punteggi più alti entrano, dal primo anno, in uno dei programmi di ricerca dell’Ateneo con una borsa di studio per le attività in laboratorio. I posti a disposizione sono 4.942 per i corsi di ingegneria, 500 in architettura, 250 in design e comunicazione, 85 per pianificazione territoriale urbanistica e 60 per la laurea professionalizzante in tecnologia per l’industria manifatturiera. 

Tania Careddu

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