Leonardo Artico, esperto di cybersecurity, è abituato a cacciare gli hacker nel web come si farebbe con gli squali nell’oceano. Solo che per inseguire i pescecani a volte bisogna scendere molto in profondità, dove manca completamente la luce e il pericolo può arrivare inatteso e letale. Artico e il suo fedele braccio destro, Roberto Gelmini, ne sono consapevoli ma dovranno mettere in gioco tutta la loro abilità e il loro coraggio per fronteggiare la minaccia di una “squalo” abituato a prosperare negli abissi del web, uno squalo che sta progettando un attacco informatico capace di mettere in ginocchio un grande colosso dell’energia e di gettare nel panico un’intera nazione. Ad aiutarli nella loro “pesca” sarà la giornalista Teresa Aprili, che imparerà a proprie spese quanto si è indifesi e impreparati di fronte a un attacco proveniente dal lato oscuro della rete.

Ricco di colpi di scena e ben ritmato, Il giorno del Bianconiglio (Chiarelettere, 2021, Euro 15, pp. 256. Anche Ebook) è un cyberthriller ispirato a fatti e ad attacchi informatici realmente accaduti negli ultimi anni e che hanno coinvolto sistemi essenziali e critici di diversi Paesi. Autore del libro è uno dei massimi esperti internazionali di cybersecurity, Alessandro Curioni, a cui chiediamo perché per parlare di temi tanto delicati ha scelto la forma del romanzo: “Il romanzo è la forma narrativa più divulgativa, quella che consente di raggiungere la platea più vasta. Nella mia attività di formatore nell’ambito della cybersecurity ricorro spesso allo storytelling, al racconto di vicende realmente accadute. In fondo le storie fanno parte del nostro Dna, abbiamo imparato ad ascoltare fin da quando eravamo esseri primitivi. Ci conquistano, ci incuriosiscono, catturano l’attenzione. Ecco: per me era importante incuriosire e catturare l’attenzione su temi che considero importanti”.

Quanto c’è di vero e quanto di fantasioso nel suo romanzo?

“Il libro mi è stato ispirato da un fatto realmente accaduto in Ucraina nel 2015 e l’ho scritto di getto l’anno dopo. Quando l’ho presentato ad alcuni editori mi hanno risposto che la fantascienza è un genere che non funziona in Italia. In realtà quello che racconto nel romanzo potrebbe accadere anche domani e ce ne accorgeremmo a cose fatte. Nel maggio scorso, negli Stati Uniti, l’oleodotto Colonial Pipeline è stato preventivamente disconnesso dalla rete per un attacco informatico. Il risultato: per una settimana gli abitanti della East Coast hanno dovuto razionare il carburante”.

A livello istituzionale, soprattutto in Italia, c’è consapevolezza dei rischi informatici a cui siamo costantemente esposti?

“Si parla molto del tema della cybersecurity a livello istituzionale. Poi che si faccia qualcosa di concreto è tutto da vedere. Per ora viaggiamo al ritmo di quattro-cinque attacchi gravi ogni due mesi e parlo di quelli che vengono segnalati dai media. Ultimamente sono state coinvolte grandi realtà come Siae, San Carlo, Arcana e ALIA, la società che gestisce i servizi del comune di Firenze. Poi ci sono gli attacchi di cui nessuno parla e sono centinaia.”

Noi cittadini possiamo fare qualcosa per difenderci dai rischi informatici?

“Prima di tutto dobbiamo acquisire la consapevolezza che il mondo che si trova dietro uno schermo del computer o dello smartphone presenta dei pericoli, non solo delle grandi opportunità. E più le opportunità sono grandi, maggiori sono i pericoli. Purtroppo, davanti al web non abbiamo la classica reazione istintiva che ci mette sull’avviso e ci consente di essere prudenti. Pensiamo che il mondo dietro lo schermo non sia una minaccia concreta, tangibile. Intanto, ogni settimana, ricevo due-tre telefonate di persone o aziende che sono state truffate e hanno perduto anche molti soldi”.

La consapevolezza è quindi il primo passo…

“Certamente. Ho scritto il mio libro sperando che il lettore si divertisse, ma nello stesso tempo si mettesse anche un po’ in allarme. Diventasse consapevole che dare uno smartphone in mano ai propri figli può comportare dei pericoli. Oppure che può succedere, senza le dovute attenzioni, di vedersi tutti i propri dati cancellati. Ci vuole quindi consapevolezza e senso di responsabilità quando si acquista un dispositivo elettronico. Se un giorno andremo a comprare un frigorifero e un aspirapolvere smart dovremo come prima cosa chiedere quali sistemi di protezione ha, quale app usa per comunicare con lo smartphone. Non potremo dare per scontate queste cose altrimenti qualcuno ‘entrerà’ nel nostro frigorifero e lo farà magari esplodere oppure farà in modo che ordini on line 400 litri di latte in una volta sola”.

Il giorno del Bianconiglio termina con Artico che ha vinto una battaglia, ma ha di fronte ancora una lunga guerra. Le sue avventure proseguiranno?

“Certo, proseguiranno. Il grande nemico di Artico è un personaggio misterioso e che abita le profondità più oscure del web: Socrate. È per il nostro protagonista quello che è sempre stato il professor Moriarty per Sherlock Holmes: un’ombra continuamente incombente. E continuerà a incombere anche nelle prossime avventure di Artico”.

La copertina
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