Shakespeare e il teatro nel carcere di Tempio-Nuchis
Prosegue il progetto “LiberArte” del Polo Universitario Penitenziario di Sassari e dell’ErsuPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Venti studenti detenuti si mettono in gioco su un proscenio nuovo, interpretando uno dei testi più amati di William Shakespeare: “La Tempesta”. In programma questo e il prossimo mese altre due rappresentazioni nel carcere di Tempio-Nuchis, inserite come la prima nel quadro degli eventi SHARPER-Notte europea dei ricercatori.
Fondamentali le attività preparatorie alla messa in scena realizzate nel corso del laboratorio “LiberArte”, curato dalla regista Chiara Murru sotto la supervisione scientifica della professoressa Loredana Salis (Dipartimento di Scienze Umanistiche e Sociali Uniss) e il coordinamento della professoressa Elisabetta Garau (Dipartimento di Storia, Scienze dell’Uomo e della Formazione Uniss).
Il lavoro del Polo Universitario Penitenziario dell'ateneo sassarese nell'istituto penitenziario di Nuchis lo ha portato a essere un'eccellenza italiana: circa il 15% dei detenuti è impegnato attivamente negli studi universitari (a fronte del 2% di media italiana) e più del 50% è impegnato in percorsi formativi di Scuola superiore o Università. Un risultato raggiunto grazie anche al personale penitenziario della Casa di Reclusione di Tempio Pausania, diretta dalla dottoressa Veronica Proietti.
Piena soddisfazione è stata espressa dal Rettore dell’Università di Sassari Gavino Mariotti, dal Delegato del Rettore per il Polo Universitario Penitenziario, Emmanuele Farris e dai vertici dell'Ersu Sassari, il Presidente Daniele Maoddi e il Direttore Generale Libero Meloni.