Una bellissima storia iniziata con la donazione avvenuta la scorsa primavera col voto unanime del Consiglio comunale. Ieri sera i reperti archeologici dell’ex ispettore onorario della Sovrintendenza Carlo Desogus, di Selargius, sono arrivati al Museo "L'Arca del tempo", presi in consegna dal sindaco Gigi Puddu. Presente anche lo stesso donatore.

A illustrare la collezione è stato l'archeologo Giovanni Ugas di fronte ai primi visitatori e agli ospiti appassionati di archeologia.  Si tratta di 37 reperti che il nonno-contadino del Desogus ha recuperato a inizio Novecento lavorando la terra ai confini fra i territori di Selargius e Settimo: tutti reperti conservati legalmente nel tempo dalla famiglia selargina sono ora di proprietà del Comune di Settimo. La collezione è composta da 37 reperti di età storicaprotostorica preistorica, che vanno dalla cultura prenuragica di Bonnanaro, a quella nuragicaEtrusca, e all’epoca imperiale Romana. Tutti esposti da ieri al Museo in occasione dell'evento "Monumenti aperti",  con visite sino a questa sera oltre che del museo, anche della chiesa parrocchiale, delle chiesette campestri di San Giovanni e San Pietro, delle monumentali Case Dessy e Baldussi, del museo etnografico Ligas-Uda e della  Domus de Janas “S’acua e’ is dolus”, ingresso da Is Landireddus strada San Marco.

Soddisfazione è stata espressa dal sindaco Gigi Puddu e dallo stesso Carlo Desogus che è stato anche vice sindaco e assessore a Selargius, ispettore onorario della Sovrintendenza anche per il territorio di Settimo. A lui sono andati i ringraziamenti di tanti presenti. «I reperti – ha detto Desogus – devono essere fruibili a tutti perché rappresentano il nostro passato. Ora fanno parte del patrimonio culturale del Comune di Settimo, ma tutti potranno ammirarli in futuro. È questa la mia volontà».

Gli studenti dell’Istituto Comprensivo, i soci dei comitati patronali, la Pro Loco saranno mattina e pomeriggio sino alle 20 nei vari siti a fare da ciceroni ai visitatori.

Raffaele Serreli

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