Una testimonianza forte, iconica, creativa su un tema di altissimo valore umano e sociale: la violenza sulle donne.

Arriva anche ad Oristano il progetto "Scarpette rosse in ceramica", iniziativa di livello nazionale e fortemente sostenuta a livello locale per ribadire con forza il sostegno al genere femminile.

Come noto la scarpa rossa identifica, da alcuni anni, la campagna di lotta contro la violenza sulla donna ed il femminicidio, che si concretizza, ogni anno, nella giornata internazionale del 25 novembre, anniversario dell'uccisione, nel 1960, delle tre sorelle Mirabel da parte dell'allora regime dittatoriale della Repubblica Domenicana.

L'iniziativa oristanese, analogamente a quanto già accaduto in altre città italiane d'intesa con l'Associazione italiana Città della Ceramica (AiCC), prevede la realizzazione da parte dei ceramisti di scarpe rosse d'artigianato artistico da collocare ed esporre negli spazi urbani.

"Le città italiane della ceramica sono depositarie di antichi valori sociali e culturali ed è importante che da queste realtà parta un messaggio tanto forte e significativo contro la violenza alle donne", dichiarano congiuntamente l'Assessore all’artigianato del Comune di Oristano Pupa Tarantini ed il Presidente di AiCC e Vicesindaco di Faenza Massimo Isola.

"Oristano è stata la prima città, a settembre, a lanciare l’iniziativa in accordo con l’AiCC. Una primogenitura che non è casuale: Oristano è la città di Eleonora d’Arborea che 6 secoli fa promulgò la Carta de Logu, uno dei più antichi esempi di codici di leggi, rimasto in vigore fino all’800, che conteneva norme contro la violenza alle donne. Oggi si parla molto di violenza e femminicidio, fenomeni mai come oggi tanto presenti le cui reali dimensioni sfuggono ancora a tutti, ma nel XIV secolo non doveva essere così semplice tradurre in norme e sanzioni questi temi. È una grande esempio di civiltà giuridica, sociale e morale. Oggi raccogliamo il testimone che ci ha lasciato la storia per dare un contributo e sensibilizzare l’opinione pubblica con una campagna che siamo certi potrà dare buoni frutti".

Alla campagna ha regalato un forte contributo d'idee ed energie il pubblicitario Gavino Sanna, mettendo a disposizione la sua creatività: "Per me è un onore dare voce ad un messaggio che parte dalla Sardegna, e da Oristano in particolare, patria di Eleonora D'Arborea, riunendo gli artisti, i giovani, tutta la comunità, uniti per un progetto che vuole vincere il dolore e l'orrore nel segno della creatività e dell'arte".

(Redazione Online/v.l.)
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