Una grande nube di polvere oggi, dopo l'alba, nella penisola del Sinis. Piedi nudi che calpestano asfalto e sentieri sterrati. Occhi accesi, volti segnati dalla stanchezza e rigati dal sudore, rivolti al simulacro di San Salvatore, che apre il corteo. Poco meno di mille gli uomini che stamani animeranno, ancora una volta, la Corsa degli Scalzi.

"Is curridoris", vestiti di bianco, che accompagnano la statua del santo alla chiesetta nel villaggio a lui intitolato. Una corsa soprattutto di fede. Lo rimarcano il parroco don Bruno Zucca e Renzo Dessì, presidente dell'Associazione degli scalzi, che ha sottolineato: "Non ci spaventano le previsioni meteo. Né siamo preoccupati della presenza di turisti. Noi corriamo lo stesso. I cabraresi lo fanno da 400 anni".

LA TRADIZIONE - La Corsa degli Scalzi si rinnova dal 1619. In piena invasione dei mori in Sardegna i cittadini di Cabras, per mettere al sicuro la statua di San Salvatore, spaventarono i nemici correndo con rami legati ai piedi. Sollevarono tanta polvere per sembrare centinaia così da costringere i mori alla ritirata. I primi di settembre di ogni anno viene sciolto il voto e si ripete la corsa.

LA FEDE - "È l'aspetto più bello della corsa" ha confessato il parroco don Bruno Zucca. "Da quattro secoli la tradizione si rinnova con la stessa fede, generazione dopo generazione». Una corsa che ha resistito alla crisi della religiosità. «È un segno", per il sacerdote, «testimone del bisogno dell'animo umano di credere in Dio e nella salvezza".

LA CORSA - Del piccolo esercito vestito di bianco il più anziano è Antonio Cossu , noto "Quaddittu", "curridori" da oltre 50 anni. I più giovani hanno 14 anni. "C'è un regolamento che facciamo rispettare", ha detto Dessì, 57 anni, presidente dell'associazione, professione bidello.

"Nessuno al di sotto di 14 anni e solo nati e residenti a Cabras. Non vogliamo giudicare la fede di nessuno. Ma servono regole. Oggi saremo 980. Se aprissimo la corsa a tutti ci ritroveremo migliaia di currudoris, difficili da gestire. Abbiamo rispettato le nuove norme di sicurezza con le autorizzazioni per il transito nella strada provinciale. Vogliamo che tutto si svolga al meglio".
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