La base di tutto è il segno. Un segno che si ripete come un mantra, sempre uguale e moltiplicato, ma allo stesso tempo dissonante, amplificato e rovesciato. È questa l’arte di Gabriele Sanna, che questo pomeriggio ha inaugurato a Sassari, nei locali delle Messaggerie Sarde, la sua prima mostra personale, dal titolo "Un percorso lungo una pandemia".

Un tema ovviamente più che mai attuale, ma anche un buon segno in città del risveglio della cultura e dell'arte. Buona l'affluenza di pubblico, che ha apprezzato le 40 opere esposte dall'artista. Il tutto nel rispetto delle misure anti Covid.

Gabriele Sanna, 44 anni di Sassari, conosciutissimo animatore culturale e organizzatore di eventi, ha frequentato l'Istituto d'arte “Filippo Figari” di Sassari, per poi intraprendere il percorso universitario in Scienze umanistiche. Artista autodidatta, dal 2015 sviluppa nella pittura un "segno" ossessivo, che lo accompagna sin dalla prima adolescenza.

La sua continua ricerca lo porta all'esigenza di comunicare tramite l'inespresso e l'inesprimibile. Il segno quindi diventa forma, colore, una droga benefica che lo rapisce completamente. La mostra di Gabriele Sanna rimarrà aperta sino al 6 giugno, dal lunedì al sabato, dalle ore 18 sino alle ore 20. 

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