Non solo mare, ma anche antiche chiesette e siti archeologici. Il Comune di Villaputzu crede in questo ambizioso piano di rilancio che è anche culturale o e lo fa diventando socio del progetto storico-culturale denominato "Fondazione Sardegna Isola del Romanico".

Un tema trattato anche in Consiglio comunale che lo ha approvato con voti unanimi.

L'adesione alla Fondazione che si pone come obiettivo la tutela, la valorizzazione e la promozione dei beni storici e culturali del romanico in Sardegna, verrà ora formalizzata davanti ad un notaio. Una bella iniziativa che ha preso piede in Sardegna anni fa su iniziativa del Comune di Santa Giusta, arrivando a coinvolgere una cinquantina di Comuni nel processo di tutela e valorizzazione del vasto patrimonio monumentale del Romanico Sardo. Un patrimonio enorme che deve essere promosso e reso fruibile per fare anche turismo religioso. In merito si registra un intervento del sindaco di Villapautzu, Sandro Porcu.

"Negli anni l'associazione 'Amici del Romanico', che rappresenta il nucleo di partenza della costituenda Fondazione, ha portato avanti diverse iniziative di rilievo, alcune delle quali hanno riguardato da vicino il Comune di Villaputzu; progetti che hanno permesso di accedere ad importanti forme di finanziamento e che hanno consentito di collegare, idealmente e virtualmente, i beni culturali della Sardegna alla Toscana, alla Liguria e alla Francia, permettendo di avviare la creazione di un itinerario culturale, paesaggistico e turistico di grande interesse".

Andiamo sulle iniziative del suo Comune? "Sono in fase di ultimazione i lavori di restauro della chiesa parrocchiale di San Giorgio. Sono anche in corso importanti lavori di sistemazione della strada di accesso al Castello di Quirra, resa di difficile percorribilità a seguito di danni alluvionali degli ultimi anni.

Nell'ambito dei Piani Integrati Territoriali presentati a finanziamento insieme all'Unione dei Comuni del Sarrabus e del Gerrei - ha aggiunto Porcu - sono state inserite opere di riqualificazione per la fruizione e valorizzazione, anche in chiave turistica, di altri beni culturali, come la vecchia chiesa di San Giorgio, della quale oggi rimangono i ruderi. La stessa chiesa è stata inserita in un progetto per la creazione di 'mini parchi urbani', presentato insieme ai Comuni di Muravera e San Vito nell'abito dei Contratti Istituzionali di Sviluppo per il Sud Sardegna".

All'attivo dell'associazione anche la pubblicazione della "Guida alle Chiese Romaniche della Sardegna", e di una collana di cinque libri illustrati per bambini ambientati in altrettante chiese romaniche dell'isola. Villaputzu è rappresentata nel secondo volume della collana che si intitola "Le anguille di Quirra", a fare da cornice al racconto la splendida chiesa in mattoni rossi di San Nicola ed il Castello.

Ed è proprio alla presenza nel territorio comunale della chiesa di San Nicola che si deve l'iscrizione del comune all'itinerario del romanico in Sardegna e l'adesione alla Fondazione.

Un patrimonio sicuramente di grande interesse, da valorizzare e da proporre.

"San Nicola di Quirra - commenta ancora il sindaco di Villaputzu, Sandro Porcu - rappresenta senz'altro un bene identitario per la nostra comunità, ma è anche un monumento di eccellenza in questo contesto, la chiesa è infatti riconosciuta come una delle architetture piu` originali e affascinanti nel panorama romanico isolano; in ottimo stato di conservazione, si presenta in tutta la sua bellezza, dovuta anche all'estrema semplicità ed eleganza della sua architettura".

La sua particolarità sta soprattutto nella metodologia costruttiva con la quale è stata realizzata, che ne fa quasi un unicum nel panorama romanico isolano, è stata infatti costruita interamente in mattone cotto, realizzato a km 0, con argilla del posto lavorata in situ.

In Sardegna soltanto un'altra chiesa romanica, San Gavino di Lorzia a Bono, è stata costruita interamente in mattoni, a Pisa la stessa metodologia è stata utilizzata per la parrocchia di Santa Cecilia.

Il sagrato della chiesa ospita degli edifici di epoca più recente , "is cumbessias", spazi di supporto ai pellegrini che oggi testimoniano la grande venerazione del santo nei secoli.

"L'adesione alla Fondazione rappresenta un'opportunità di sviluppo per il nostro territorio", commenta il Vicesindaco e Assessore al Turismo e alla Cultura Denise Piras. Il percorso, che è iniziato circa 15 anni fa e ha coinvolto una rete sempre più vasta di comuni e altri enti, ha già portato ad una serie di risultati molto importanti dal punto di vista dell'attrazione degli investimenti e del potenziale divulgativo, turistico e promozionale. Oggi, anche mediante il coinvolgimento di un partenariato istituzionale riunito nel programma "Itinerario della fede e parco monumentale del Romanico in Sardegna", aderire alla Fondazione riveste una ulteriore valenza strategica.

L'iniziativa si sposa con altre già avviate dall'amministrazione comunale in tema di valorizzazione dei beni culturali.

Denise Piras ricorda pure che "la chiesa di San Nicola è stata una delle mete più visitate dell'edizione del 2019 di 'Monumenti Aperti', manifestazione che ha permesso di aprire al pubblico, con visite guidate, 11 differenti siti di interesse e che quest'anno si replicherà. Si tratterà probabilmente di un'edizione differente, ripensata nei termini che l'emergenza sanitaria che stiamo vivendo impone, ma è nelle intenzioni dell'amministrazione continuare il percorso iniziato nel 2019".
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