L'intera comunità di Guasila ha partecipato al Festival Macchiori dedicato alla salute mentale che tra condivisione e convivialità ha proposto, nel paese della Trexenta, vari appuntamenti culturali.

"Obiettivo dell'iniziativa era quello di mettere al centro della nostra azione il benessere delle persone e l'inclusione sociale", ha detto la sindaca Paola Casula. Numerosi gli interventi dei rappresentanti delle istituzioni, medici e insegnanti che hanno affrontato - spesso con ironia - il tema della follia anche nella sua accezione positiva, che può trasformarsi in un'opportunità superando l'isolamento e la solitudine.

E proprio l'importanza delle relazioni ha caratterizzato l'intervento del dottor Alessandro Coni, direttore del Dipartimento di salute mentale Ats Sud Sardegna. Un incontro preceduto dalla presentazione del libro "La trappola del fuori gioco" di Carlo Miccio.

I momenti di riflessione sono stati intervallati dai balli dei Zumba Loca, dalla musica delle voci Fuori dal Coro e Santu Asili e Monti oltre che dalla danza del ventre di Amira e le Belly Ameehar, Iidha Majnum Belly dance.

Un messaggio che vuole diffondere Macchiori è che la cura del paziente psichiatrico non può essere svolta solamente in un ambulatorio o in un ospedale, ci deve essere il coinvolgimento della famiglia e della comunità. "Il nostro compito è anche quello di creare spazi e situazioni che aiutino il paziente a uscire dall'isolamento", conclude Casula.
© Riproduzione riservata