Antiche opere idrauliche per proteggere il Ponte Romano dalle eventuali ondate di piena. Sono state individuate a seguito delle indagini georadar autorizzate dall’amministrazione comunale di Porto Torres prima di avviare gli interventi di riqualificazione del Rio Mannu.

L’area sarà interessata da lavori di scavo archeologico per verificare le anomalie rilevate in sei diversi punti del terreno durante gli studi georadar, probabili antiche opere idrauliche per regimentare le acque del fiume e proteggere il Ponte Romano da una possibile esondazione del fiume. Interventi previsti nell’ambito del progetto del Pit fluviale, un piano da 5,2 milioni di euro per la sistemazione idraulica del corso d’acqua, finalizzato alla difesa del territorio di Porto Torres dalle inondazioni.

“Il Ponte Romano con le sue arcate in alcuni punti scende molto in basso, raggiungendo quasi lo stesso livello del fiume, – spiega Franco Satta, ex tecnico della Soprintendenza, nonché presidente del consiglio comunale – pertanto quando arrivava una ondata di piena importante, che rischiava di sommergere la struttura, il ponte veniva protetto da alcune opere di difesa idrauliche costruite allora appositamente”.

Una volta eseguite le verifiche, l’iter progettuale del Pit fluviale approderà alla fase finale con l’approvazione del progetto definitivo esecutivo e l’appalto dei lavori previsto per il mese di gennaio del 2022.

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