Registrata la "voce" di Perseverance, rover della missione "Mars 2020" della Nasa in viaggio verso Marte dove cercherà tracce di vita presente o passata. E secondo gli esperti somiglia al ronzio di una zanzara con sfumature metalliche.

"Captare l'audio di un veicolo spaziale in volo è fantastico, ma il file audio ha un significato ancora più importante, perché significa che il nostro sistema sta funzionando ed è pronto per provare a registrare il suono e la furia di un atterraggio su Marte", spiega Dave Gruel, ingegnere capo per il sottosistema videocamera e microfono di "Mars 2020".

I dati contenuti nel file audio di 60 secondi sono stati raccolti durante un controllo in volo del sistema di telecamere e microfoni, destinati a raccogliere i suoni delle fasi di atterraggio nel cratere Jezero di Marte previsto il 18 febbraio 2021. I microfoni avranno il compito di raccogliere i suoni emessi dai paracadute che si aprono, dai motori che si accendono e dalle ruote del rover che toccano la superficie del pianeta rosso.

Il ronzio che si sente nell'audio diffuso dalla Nasa proviene in particolare dalla pompa di reiezione del calore del rover. Posta sul lato posteriore di Perseverance, quest'ultima fa parte del sistema termico del rover, che aiuterà a mantenere le temperature adatte al funzionamento dei componenti del veicolo anche nelle notti invernali più fredde.

"Il microfono che abbiamo incluso per ascoltare com'è atterrare su Marte è stato in grado di captare le vibrazioni meccaniche del sistema termico di Perseverance nel vuoto dello spazio" osserva Gruel. Questo vuol dire che il sistema è pronto per registrare anche l'atterraggio, tuttavia - conclude Gruel - "ottenere il suono dall'atterraggio è un piacere, ma non è necessario. Se non accade, non ostacolerà minimamente la missione, ma se anche solo una parte della sequenza di atterraggio fosse catturata in audio, sarebbe fantastico".

(Unioneonline/v.l.)
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