Sono stati assegnati i premi Pulitzer del 2017, autorevoli riconoscimenti americani per il giornalismo, la letteratura e la musica. La prima categoria, quella del giornalismo, è quella per cui il premio, istituito da Joseph Pulitzer nel 1917, è più noto. La giuria è composta da 19 persone che fanno parte del mondo dell’informazione, del mondo accademico e letterario.

Di seguito l’elenco dei vincitori della sezione giornalismo nelle varie categorie, cui viene consegnata una ricompensa di 10 mila dollari. Fra i vincitori più noti il giornalista David A. Fahrenthold del Washington Post, distintosi per i reportage sulle fondazioni benefiche di Trump.

Giornalismo per il bene pubblico - Al New York Daily News e a ProPublica, per aver denunciato, soprattutto grazie al lavoro della giornalista Sarah Ryley, i diffusi abusi nell’applicazione delle leggi sullo sfratto da parte della polizia a persone appartenenti alle minoranze.

Notizie ultim'ora - Alla redazione dell’East Bay Times di Oakland, in California, per la copertura dell'incendio al Ghost Ship in cui sono morte 36 persone

Giornalismo d'inchiesta - A Eric Eyre del Charleston Gazette-Mail di Charleston per aver raccontato la diffusione degli oppioidi nelle contee più disagiate del West Virginia.

Giornalismo di approfondimento - All’International Consortium of Investigative Journalists, all’editore McClatchy e al Miami Herald, per gli articoli sui Panama Papers.

Giornalismo locale - Alla redazione del Salt Lake Tribune, per aver fatto conoscere il «crudele trattamento riservato alle vittime di abusi sessuali della Brigham Young University, nello Utah».

Giornalismo nazionale - A David A. Fahrenthold del Washington Post, per il suo approfondimento sulle donazioni alle organizzazioni benefiche di Donald Trump.

Giornalismo internazionale - Alla redazione del New York Times, per il racconto dei tentativi del presidente russo Vladimir Putin di estendere il potere della Russia all’estero.

Reportage - A J. Chivers del New York Times, per il suo approfondimento sui comportamenti dei Marine dopo la guerra.

Commenti - A Peggy Noonan del Wall Street Journal, per i suoi editoriali «che hanno fatto avvicinare i lettori ai valori condivisi degli americani durante una delle campagne elettorali più divisive della storia degli Stati Uniti».

Critica - Al critico teatrale Hilton Als del New Yorker, per le sue recensioni "coraggiose e originali", con specifico riferimento alle questioni di genere, sessuali e razziali.

Editoriali - Ad Art Cullen dello Storm Lake Times di Storm Lake, Iowa, per "un reporting tenace, dalla scrittura coinvolgente".

Vignettisti - Al vignettista del Miami Herald Jim Morin, i cui disegni «hanno mostrato una tecnica eccellente, una prosa ficcante e un umorismo tagliente».

Fotografie ultim'ora - Al fotografo freelance Daniel Berehulak per i suoi reportage sui metodi disumani della guerra alla droga promossa dal presidente filippino Rodrigo Duterte e pubblicati sul New York Times.

Racconti fotografici - A E. Jason Wambsgans del Chicago Tribune per le sue foto di un bambino di dieci anni e di sua madre, che lo sta aiutando a superare il trauma di una sparatoria alla quale è sopravvissuto.
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