La Sardegna è in Costa Smeralda, o è vero il contrario? "Qualcuno all'estero giurava sulla prima" è la provocazione dell'ex assessore regionale Francesco Morandi in apertura al dibattito in agenda per il Premio Costa Smeralda ideato dall'omonimo Consorzio.

Di sicuro è la destinazione che meglio ha saputo vendersi nel mercato internazionale e organizzarsi sotto un marchio riconoscibile e ancora, dopo 50 anni dalla nascita, è capace di scalare le classifiche delle mete turistiche più note del pianeta.

Sono in molti a riconoscerlo tra i presenti.

Ma non basta. Almeno non più.

Un approccio moderno al problema dello sviluppo turistico oggi richiede altro.

L'appuntamento messo in calendario ad ottobre, non a caso, dal presidente del consorzio smeraldino, Renzo Persico, è il tentativo di celebrare la costa anche in autunno, avvicinandola a tutta una serie di offerte alternative nel territorio che possono fare la differenza per la promo commercializzazione dell'intera Isola per dodici mesi. La presenza di Agostino Cicalò, ideatore di Autunno in Barbagia, ha il suo perché.

Padrone come non mai di temi economici, sociali e politici della nostra Isola, Morandi snocciola interrogativi al tavolo di onorevoli regionali, presidenti di Unioncamere, Confindustria, Confcommercio, Federalberghi, imprenditori e dirigenti presenti alla prima edizione dell'evento a Porto Cervo. Tra loro, l'assessore regionale alla Cultura, Giuseppe Dessena, elogia le bellezze storiche e artistiche sarde "ma servono dialogo e investimenti" conferma accennando a un nuovo piano di scavi archeologici. E poi, un'Isola aperta anche d'inverno. "Cosa potete fare voi, già domani, per dar seguito in concreto al tema di oggi Turismo, cultura, economia: Sardegna e Costa Smeralda al centro del Mediterraneo?", chiede Morandi ai suoi ospiti.

"Ogni anno apriremo le strutture ricettive una settimana prima e le chiuderemo una settimana dopo - dichiara Paolo Manca di Federalberghi, tra tutti - così anche chi offre servizi collaterali sarà incentivato a seguirci". Terminato il tempo del dibattito, arriva quello delle premiazioni. Il Consorzio ha chiamato l'attrice Beatrice Luzzi a fare da presentatrice, una che la Sardegna ce l'ha nel cuore e l'ha vissuta in ogni stagione.

È lei a invitare sul palco il conte Luigi Donà delle Rose e Daniela Ducato premiati per la sezione Turismo. Fondatore di Porto Rotondo il primo, imprenditrice votata alla trasformazione di rifiuti in risorse straordinarie per l'edilizia, e non solo, la seconda, entrambi nei loro discorsi mettono in guardia politici e imprenditori sul "non rovinare la Sardegna" con investimenti e azioni sconsiderate.

Per la sezione Costa Smeralda ricevono il premio lo scrittore e giornalista Bachisio Bandinu e la giornalista Laura Laurenzi. Per la Saggistica ritira il premio Licia Colò. La conduttrice televisiva punta il dito sulla necessità di tornare all'essenziale e di valorizzare l'Isola per ciò che possiede, senza emulare altre destinazioni. Menzione speciale agli arzachenesi Agostino Pileri e Francesco Giorgioni per il documentario Da lu monti a lu monti: racconti e testimonianze sulle origini della Costa Smeralda.

In lista per il premio anche lo scrittore Mario Giordano. Arrivato in ritardo, ha salutato organizzatori e colleghi durante la cena di gala che ha chiuso la manifestazione al Cervo Hotel.

Isabella Chiodino

IL SALUTO DI LICIA COLÒ:

© Riproduzione riservata