Il premio letterario Francesco Alziator, giunto alla sedicesima edizione, prosegue il suo cammino con un interessante appuntamento in programma venerdì 24 giugno a Cagliari (alle 17.30, sala “Giorgio Pisano” de L’Unione Sarda, anche in streaming).

Andrea Di Stasio, generale dell’esercito e per tre anni comandante della Brigata Sassari, presenta il libro “Brigata Sassari e Sardegna - Fotografie inedite senza censura (1912 – 1937) di Antonio Carruccio” edito da Carlo Delfino. Accanto a lui Sandro Solinas, collaboratore alla redazione dell’opera, e a dialogare con gli autori Alberto Monteverde, giornalista, storico e tra i massimi esperti in Sardegna di vicende belliche ed in particolare della Grande Guerra.

LA PUBBLICAZIONE – Il volume, presentato in anteprima nazionale lo scorso ottobre al Salone Internazionale del Libro di Torino, è stato esposto nel corso della kermesse letteraria nello stand curato dal Ministero della Difesa. L’opera nasce dalla collaborazione tra Andrea Di Stasio, l’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano – Museo centrale del Risorgimento, diretto dal professor Marco Pizzo, l’Istituto Centrale del Catalogo Unico (ICCU) e la famiglia Dessì Fulgheri.

Nel libro una selezione di 118 immagini inedite, in bianco e nero e non sottoposte a censura, tratte dal fondo fotografico “Carruccio – Dessì”, scoperto e valorizzato dall’autore insieme al Sergente Maggiore Sandro Solinas.

La collezione di immagini, realizzate dal colonnello medico Antonio Carruccio tra i primi anni e la metà del Novecento, offre uno straordinario contributo allo studio della storia della Grande Guerra a livello nazionale e alla comprensione della società italiana negli anni precedenti al conflitto e nel decennio successivo. I luoghi fotografici sono quelli del fronte bellico dell’Italia e della Sardegna di inizio secolo percorsi dalla “Brigata Sassari”.

Lo sguardo del Carruccio è in grado di cogliere, con inconsueta sensibilità, la singolarità di alcuni istanti della vita quotidiana collettiva e le tracce del cambiamento.

Scrive il professor Marco Pizzo: “Diverso è questo caso in cui il fotografo, contrariamente ai regolamenti vigenti all’epoca, utilizzò un suo personale apparecchio per realizzare autonomamente immagini sue, che documentavano la personale esperienza bellica. Le fotografie assumono così un carattere documentario, ossia diventano puntuali testimonianze del luogo e del giorno in cui il fotografo-soldato era lì”.

Il fondo fotografico Carruccio è stato presentato attraverso il Museo Storico della Brigata Sassari al Ministero per i beni e le attività culturali, dove ha riscosso l’interesse del “Comitato tecnico-scientifico speciale per la tutela del patrimonio storico della Prima Guerra Mondiale” e della “Direzione generale archeologia, belle arti e paesaggio”, ottenendo quale premio un finanziamento specifico per il Museo della Brigata Sassari.

L’incontro di venerdì 24 giugno (dalle 17.30 alle 19) è organizzato dalla Fondazione Francesco Alziator presieduta da Maurizio Porcelli in collaborazione con il Gruppo L’Unione Editoriale e potrà essere seguito anche in streaming.

(Unioneonline/v.l.)

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