Porto Torres, studenti a confronto con gli educatori don Galia e Giampaolo Cassitta
L’incontro organizzato dall’istituto superiore Mario PagliettiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Le emozioni negative, le frustrazioni, la paura di fallire, forme patologiche malsane che recano svantaggi all’individuo, specie se si preoccupa in maniera eccessiva del giudizio altrui.
Il tema è stato affrontato con gli studenti dell’Istituto superiore Mario Paglietti di Porto Torres. Una iniziativa che ha coinvolto i ragazzi della scuola Nautico, protagonisti di un esperimento, arricchito dal gioco delle metafore, proposto da don Gaetano Galia, sacerdote e pedagogista, responsabile della cooperativa di recupero “Il Sogno nel Centro salesiano di San Giorgio a Sassari, e da Giampaolo Cassitta, scrittore ed ex educatore con alle spalle una lunga esperienza all’interno delle carceri per adulti e minori.
Entrambi hanno cercato di analizzare un mondo in cui essere imperfetti sembra un delitto e dove la parola “pace” è ormai dimenticata. La sfida era partire da un rigore sbagliato per provare a comprendere come si arrivi a un processo di cambiamento, prima interiore e poi sociale.
L’incontro con gli studenti degli istituti superiori “Mario Paglietti,” organizzato dal Rotary Club di Porto Torres, è stato fortemente voluto dal presidente rotariano Fernando Ruberti che ha creduto in un tema impegnativo: “Cambio io, cambia il mondo: cambiare interiormente”, una delle iniziative condivise dal dirigente scolastico Daniele Taras e che fanno parte di un ciclo di appuntamenti che si svolgeranno nel corso dell’anno scolastico.
Don Gaetano Galia ha voluto sottolineare che il suo non era un intervento da sacerdote, bensì una “provocazione” rivolta a giovani che non devono mai arrendersi e devono essere disposti al cambiamento: «Si rischia di chiudersi in se stessi – ha spiegato – e tirare quel rigore, anche se sbagliato, può dimostrare una grande forza di volontà».
«Lasciate il mondo migliore di come l’avete trovato», sono invece le parole di Giamapolo Cassitta che hanno lasciato un segno nei ragazzi. Alcuni di loro, già pronti con la palla in mano, si sono detti pronti a provarci. E se non ci riusciranno al primo tentativo, sarà fondamentale riprovarci.