Porto Torres, capitello e parti di colonne romane nel muraglione ottocentesco
Una scoperta dell’epigrafista Giuseppe Piras
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Un capitello e blocchi di colonne utilizzati per realizzare il muraglione ottocentesco, considerato la porta d’ingresso della millenaria basilica di San Gavino a Porto Torres.
Potrebbero risalire all’epoca romana, una scoperta dell’epigrafista Giuseppe Piras che in occasione della visita pastorale dell'arcivescovo Gian Franco Saba aveva chiesto ufficialmente, in qualità di presidente del Centro Studi della basilica, di avviare uno studio per datare i preziosi elementi.
Il risultato potrebbe emergere dai recenti lavori che proseguono per il ripristino dell’antico muro, la struttura che delimita la piazza dei Martiri Turritani, nel quartiere di Monte Agellu. Il progetto per la messa in sicurezza del muro, si inserisce nell’ambito di un piano finanziato dalla Rete Metropolitana con risorse pari a 500mila euro.
L’intervento preliminare riguarda i sondaggi geologici archeologici utili a completare la redazione del progetto definitivo: prima di mettere in sicurezza il muro è necessario effettuare dei piccoli carotaggi per capire la stabilità della struttura.
L'opera prevede anche come intervento secondario una messa in sicurezza del parco di San Gavino con la risistemazione del manto erboso. All’opera la Soprintendenza che cura i lavori affidati alla ditta Castelli di Sassari attraverso l’archeologa Barbara Panico.