“Passi di speranza”, la resilienza secondo Sergio Cavoli
Il 20 novembre la presentazione del suo esordio letterario all’ACP CollectionPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Una storia. Una persona. Una vita. Attorno a queste tre parole ruota Passi di speranza, il libro d’esordio di Sergio Cavoli, un’opera che nasce dal bisogno urgente di raccontarsi, di fare i conti con il proprio dolore, ma anche di testimoniare una forza che resiste e si rinnova.
Il volume verrà presentato il 20 novembre alle ore 18.00, presso ACP Collection, in viale Regina Margherita 6, II piano, in un incontro che vedrà l’autore dialogare con Alessandra Sorcinelli, accompagnato da letture scelte tratte dal testo.
Cavoli affronta senza veli ciò che definisce “le mie malattie”: la sclerosi multipla e il cancro. Due presenze che, lungi dall’essere solo minacce, diventano parte integrante del suo percorso di consapevolezza. Scrivere, racconta, è stato «come spogliarmi, togliere ogni difesa e restare nudo davanti a me stesso».
In queste pagine l’autore attraversa territori interiori spesso rimossi, guarda in faccia ciò che fa male, e trasforma la memoria in un rito catartico: «Scrivere è stato terapeutico, un atto di purificazione, un fuoco che brucia e insieme guarisce».
La malattia non come fine, dunque, ma come mappa: un tracciato dei luoghi in cui si è imparato a resistere, a cadere e rialzarsi, a scoprire risorse insospettate.
Ne Passi di speranza ogni parola diventa gesto, ogni riga una carezza, un modo per riprendere fiato. La voce dell’autore, cruda ma luminosa, accompagna il lettore dentro un viaggio che non indulge nella retorica, ma che accoglie l’essenza di ciò che siamo quando tutto sembra crollare.
«Se deciderai di entrarci», scrive Cavoli rivolgendosi idealmente al lettore, «forse riuscirai a sentire un po’ di quello che vivo ogni giorno».
L’incontro del 20 novembre sarà l’occasione per ascoltare da vicino questo percorso di rinascita, fatto di fragilità e coraggio. Un appuntamento culturale che non parla solo di malattia, ma dell’energia vitale che si sprigiona quando si sceglie di affrontare la propria storia senza filtri. «Il cuore», ricorda l’autore, «impara a suonare proprio quando impara a rinascere».
