Oristanese, a ottobre la giornate del Romanico
Si inizia con Bosa, Masullas e Zeddiani il 4 e 5 ottobrePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
“Le Giornate del Romanico” a ottobre illumineranno il patrimonio architettonico e artistico del Medioevo sardo e che ancora continua ad arricchire l'arte isolana. Saranno 75 le suggestive chiese e altri monumenti preziosi di 70 fra città e paesi della Sardegna, itinerario che interesserà anche la provincia di Oristano con visite guidate, eventi, convegni, ed esperienze dedicate all’arte medioevale sarda, interpretata da grandi architetti, scultori, pittori e maestranze. Presentate stamane al Palazzo Viceregio, a Cagliari, dal presidente della Fondazione Antonello Figus, con la direttrice Laura Paci e Rossana Podda consulente dell’Assessorato regionale del Turismo, Alessio Piras rappresentante dell’Assessorato regionale della Cultura, del vicesindaco metropolitano di Cagliari Francesco Lilliu e della consigliera regionale e sindaca di Guasila Paola Casula.
Si inizia con Bosa, Masullas e Zeddiani il fine settimana del 4 e 5 ottobre: il paese della Marmilla mostrerà la chiesa di San Leonardo e aprirà il Geo Museo Monte Arci e il museo di Aquilegia. Nel capoluogo della Planargia sarà visitabile la chiesa di San Pietro Extra Muros. A Zeddiani invece la chiesa della Vergine delle Grazie, nota anche come di Sant’Antonio da Padova, poi un percorso di pittura. L’11 e il 12 ottobre a San Vero Milis con il tempio dedicato a Santa Sofia, e Solarussa con la chiesa intitolata a San Gregorio.
Sabato 18 e Domenica 19 ottobre sarà il turno di Ghilarza con San Palmerio, San Serafino e San Pietro di Zuri; a Santu Lussurgiu la pregevole chiesa di San Leonardo de Siete Fuentes e i muristenes attigui, immersi nel bosco secolare, un tempo ospedale dell’Ordine dei Cavalieri di Malta. A Tramatza si potrà visitare la chiesa di Santa Maria Maddalena. Sabato 25 e Domenica 26 a Bonarcado si potrà ammirare la splendida Basilica di Santa Maria e il santuario di Nostra Signora di Bonacatu. Milis e la sua elegante chiesa di San Paolo, poi Santa Giusta e la Basilica omonima uno dei più significativi esempi dell’architettura romanica, quindi Oristano con la chiesa di Santa Chiara e la torre di Torre Mariano II. Dunque Zerfaliu con la chiesa di San Giovanni Battista.
Antonello Figus, presidente della Fondazione Sardegna Isola del Romanico: «siamo orgogliosi che queste giornate possano accendere un faro su un patrimonio così straordinario di cui la Sardegna è ricca. I visitatori sono in aumento di anno in anno, tra cui numerosi turisti italiani e stranieri che apprezzano il patrimonio storico-architettonico isolano».