Si chiama “La Sardegna che vorrei” ed è la serata che “Sardegna e Libertà” ha scelto per festeggiare i suoi primi venti anni di vita. Venerdì, alla Biblioteca Satta di Nuoro, nel giardino di Casa Buscarini, una serata che intreccia politica, arte e cultura, con nomi di primo piano nel panorama isolano. 

«Confidiamo nella partecipazione», spiega il fondatore e direttore del giornale-blog Paolo Maninchedda, «di chiunque abbia piacere e coraggio di vivere momenti di società cambiata, di libertà vissuta, di godimento del bello e del giusto. Insomma, vorremmo fare casa, coesione, un attimo di pace». Durante il festival, che inizierà alle 18.30, si parlerà di idee, di speranza e di futuro, cercando di immaginare quali possano essere i motivi per continuare a mantenere un impegno sociale e politico: brevi interventi che abbiano come filo conduttore la propositività.

In chiusura la parte più artistica e culturale, con il concerto di Piero Marras, che dialogherà con Maninchedda. Il direttore ha spiegato cosa lo abbia spinto a scegliere il cantante: «Per due motivi: la prima, siamo amici da innumerevoli anni. La seconda, è un poeta che nasconde la sua intensità, che dissimula arte e passione sotto un velo di ironia: è ragione e stupore dinanzi all’ineffabile». 

I due avranno modo di conversare sui testi più impegnati socialmente: «Sarà un’occasione per parlare di libertà e giustizia», spiega Maninchedda, «ma secondo il punto di vista dell’arte e di quella approssimazione alla verità che la contraddistingue. Storia, vita, e arte si intrecceranno».

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