Nino Garau, l'omaggio al partigiano Geppe alla Biblioteca del Senato
Per il 96enne cagliaritano è stata avanzata anche la richiesta della medaglia d'oro al valor militarePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Un incontro a Roma, alla Biblioteca del Senato, per celebrare la figura del partigiano Geppe, all'anagrafe Nino Garau, il 96enne cagliaritano divenuto simbolo della lotta per la libertà.
Garau ha combattuto nazisti e fascisti nel Modenese e, al comando di una brigata di partigiani, la Aldo Casalgrandi, ha liberato un paese, Spilamberto. È stato torturato, ha rischiato di essere fucilato. E da qualche anno - dopo un lungo periodo di silenzio - ha scelto di raccontare, anche nelle scuole, la sua vita.
Per celebrare la sua figura nella Capitale anche la proiezione di un documentario sulla sua vita. E poi è stata resa pubblica la richiesta di revisione della medaglia di bronzo al valor militare, riconosciutagli nel 1969. Ma che per l'Issasco, l'Istituto sardo per la storia dell'antifascismo e della società contemporanea che ha avanzato la richiesta, il 4 novembre scorso, al ministro della Difesa Lorenzo Guerini e al sottosegretario Giulio Calvisi, dovrebbe diventare d'oro, o quantomeno d'argento.
Presenti alla giornata anche il senatore Gianni Marilotti, presidente della Commissione per la biblioteca e l'archivio storico del Senato, e il sindaco di Spilamberto Umberto Costantini, il paese liberato dai nazifascisti prima dell'arrivo delle forze Alleate.
Il fascismo, spiega Garau, "non è più pericoloso perché i veri fascisti sono tutti morti. L'attuale tendenza a destra ha un solo obiettivo: la ricerca del consenso".
Lui, oggi, è profondamente anti-militarista. "Perché - spiega - quando una mamma perde un figlio sul fronte non ha vinto nessuno".
(Unioneonline/v.l.)