Sembrava un'offerta irresistibile per un Paese come la Grecia, in recessione economica dal 2007, eppure la proposta è stata rimandata al mittente.

La casa di moda Gucci ha chiesto al Consiglio archeologico centrale ellenico (Kas) il permesso di organizzare il prossimo giugno una sfilata sull'Acropoli di Atene, offrendo per "l'affitto" una cifra esorbitante: 56 milioni di euro per soli 15 minuti di defilé.

Eppure la risposta dell'ente archeologico è però stata netta: "Le specificità culturali dei monumenti dell'Acropoli sono incompatibili con questo evento".

La contrarietà all'operazione è stata ribadita anche dal ministro della Cultura Maria Andreadaki Vlazaki: "L'Acropoli non è solo un sito del patrimonio mondiale, ma un simbolo per tutta l'umanità, che non può includere operazioni commerciali".

A rincarare la dose è intervenuto il direttore generale del restauro di musei e opere tecniche del ministero della Cultura greco, Eugenia Gatopoulou, che ha definito la proposta di Gucci "volgare" e "offensiva".
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