Si chiama "lovesong" ed è la mostra antologica di Egle Picozzi che è stata inaugurata questa mattina ad Oristano in occasione della Festa della Donna.

L'esposizione fa parte del progetto Secondo Piano, è ospite del Liceo artistico Carlo Contini di Oristano e sarà visitabile fino a venerdì 31 marzo.

L'iniziativa è nata grazie alla collaborazione con la Commissione Pari Opportunità ed è «un viaggio, ironico e spietato allo stesso tempo, nell'universo femminile attraverso gli occhi di MuMush, alter ego dell'artista» spiegano il docente curatore Ivo Serafino Fenu e il dirigente scolastico Franco Frongia «e prende il nome dal video "lovesong", un'opera caratterizzata da un barocco funereo e trash, pre e postmoderno, un memento mori di coppia, per un'ironica e irriverente autobiografia.

L'eroina vive una vita parallela nutrita di desiderio e alienazione, abitata da fantasmi minacciosi e suadenti, feticci morbosamente evocativi di passioni, frustrazioni e desideri.

E il candido abito da sposa diviene, al contempo, metafora di un eroismo-erotismo negato e travestimento per compiacere il desiderio maschile e le convenzioni sociali che, ancora, troppo spesso, imbrigliano il corpo della donna: corpo offerto a un amante inesistente, all'"impossibile amore" di dickinsoniana memoria».

La mostra è, come detto, il nuovo passo del progetto scolastico Secondo Piano, destinato a ospitare eventi d'arte rivolti sia agli studenti che ai cittadini. Questi gli orari per le visite: dal lunedì al sabato dalle 9.30 alle 13. Dal lunedì al venerdì anche dalle 15.30 alle 18. L'ingresso è libero. Per le scolaresche è necessaria la prenotazione: 078378360; istituto.arte.contini@gmail.com.
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