"Circa 30 mila euro": è la cifra che avrebbero versato nelle casse della Reggia di Caserta gli organizzatori della lussuosa festa nuziale che si è tenuta venerdì 5 gennaio nelle tre sale al piano nobile del celebre edificio.

LA CERIMONIA - Una cerimonia con centinaia di invitati, fra cui anche il tenore Andrea Bocelli e altri volti noti del mondo della moda, dello spettacolo e dello sport, per celebrare l’unione con il consorte, di origini brasiliane, di Angela Ammaturo, amministratore delegato di FMM Srl (società proprietaria non solo di Frankie Morello, ma anche del brand per bambini Aygey) e giovane rampolla della famiglia Ammaturo, già nota anche alle cronache della Sardegna e proprietaria di Ludoil Re Spa, importante gruppo nazionale legato al settore dell'energia.

Dopo il rito, svoltosi con cerimonia religiosa nella suggestiva chiesa di San Francesco di Paola in piazza Plebiscito a Napoli, gli invitati si sono trasferiti alla Reggia, dove per l'occasione è stata allestita una discoteca per 240 invitati.

LA POLEMICA - E qui si è scatenato il putiferio: "Solo commercio e nessuna tutela", hanno tuonato decine e decine di utenti sul web. E sono in molti a domandarsi se il rilancio dei beni culturali, celebrato in questi giorni dal Governo con dati alla mano, sia "solo un grande bluff".

"Dal rock nel Colosseo alla Reggia di Caserta – ha denunciato Luisa Bossa, deputata Mdp e componente della Commissione Cultura della Camera - si gioca allo show mentre pezzi di patrimonio straordinario si perdono nell'incuria e nell'abbandono".

LA DIFESA - La protesta ha generato anche la reazione, fra il divertito e l'ironico, del direttore della Reggia Mauro Felicori, che sulla sua pagina Facebook ha postato un fotomontaggio – realizzato ad hoc per criticarlo - in cui viene raffigurato come il boss delle cerimonie, Antonio Polese, deceduto qualche mese fa e famoso per il docu-reality trasmesso da Real Time in cui si dava conto dei matrimoni trash organizzati nella sua villa.

"Quanto incassato verrà usato per fini culturali", ha spiegato Felicori, ricordando come oggi l'era della piena autonomia concessa alla Reggia dalla riforma Franceschini consenta la realizzazione di cene di gala e matrimoni, ovviamente nel rispetto di alcune e ben precise regole.

"Perché scandalizzarsi pregiudizialmente?", si è chiesto Felicori. "Io non ci vedo niente di male, il matrimonio è un’esperienza nuova, ne trarremo insegnamenti per fare meglio in futuro".

(Unioneonline/v.l.)
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