È un bilancio decisamente positivo, quello del primo mese di attività del centro sociale di Magomadas, riaperto dopo ben otto anni. Trenta giorni di incontri, dialoghi, mostre ed occasioni culturali per la comunità, che aveva bisogno di risollevarsi, privata per così lungo tempo di una struttura a cui era molto affezionata.

   «È stata una grande esperienza e siamo felici che gli abitanti abbiano risposto con tanta partecipazione», afferma il sindaco Emanuele Cauli. «Siamo molto onorati che la Sardegna ci sia stata così tanto solidale, con messaggi di vicinanza e la donazioni di libri, quasi due mila, che ci aiutano in una più rapida ricostituzione del fondo librario della biblioteca comunale».

Le donazioni sono arrivate da tutta l’isola e dalla penisola, con tantissimi privati che hanno mandato o portato anche solo un volume. Una famiglia di Selargius ha donato un’intera biblioteca domestica, ma si segnalano anche le donazioni dalla Carlo Delfino Editore e dal Gruppo Editoriale L’Unione Sarda.

La programmazione di attività d’animazione culturale e gli eventi, curati dalla direzione artistica di Ambra Pintore, hanno dato il loro risultato.

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