Il Comune di Macomer, in collaborazione con il Centro Internazionale del Fumetto, ricorda la figura dell'artista Ennio Zedda, nato a Macomer nel 1910 e morto a Roma nel 1993. Dalla sua matita nacquero moltissimi personaggi, tra cui Mariella e i Fratellini, La Piccola Italiana, Arturino, Carolina e tanti altri.

Oltre al premio a lui intitolato, "Quando il disegno si fece arte", istituito dall'amministrazione comunale nel 2011, l'artista sarà ricordato venerdì mattina in una manifestazione che si svolgerà al centro intermodale, grazie all'associazione Maart City Heart, coordinata dall'assessore alla cultura, Gianfranco Congiu, con la partecipazione di Bepi Vigna, del centro internazionale del fumetto, Antonello Cuccu, dell'editrice Lisso, e Anna Maria Cabras, dell'associazione Arteficio.

«Il nostro obiettivo primario – spiega l'assessore Gianfranco Congiu – è divulgare l'opera di Ennio Zedda, promuoverne lo studio e raccoglierne lavori e testimonianza sulla sua attività e la sua vita. La manifestazione di venerdì intende far conoscere ai giovani la grande tradizione che la Sardegna vanta nell'ambito delle grafiche applicate, favorendo un confronto costante tra gli artisti isolani e gli illustratori di altri paesi. È comunque nostro desiderio richiamare l'attenzione, soprattutto delle nuove generazioni, sulla levatura dell'artista, vero e proprio precursore dei tempi, il cui tratto artistico ha travalicato i tempi, giungendo fino a noi».

Ennio Zedda si trasferì con la sua famiglia a Cagliari ancora bambino, dove a 15 anni iniziò a lavorare come decoratore. Dopo varie collaborazioni con riviste locali e la realizzazione di cartelloni pubblicitari, nel 1930 partì per Roma, dove collaborò con Tribuna Illustrata e poi con "Il Balilla" e la “Piccola Italiana”, che erano le testate per ragazzi durante il fascismo.

Dopo cinque anni torna quindi il premio a lui intitolato.  L'appuntamento è alle 10.30 di venerdì al Centro Intermodale.   

© Riproduzione riservata