Il sassarese avrà un'ortografia standard riconosciuta dalla Regione Sardegna.

La novità grazie al progetto del Comune di Sassari finanziato dal bando regionale e che prevede anche la standardizzazione ortografica di tabarchino e gallurese.

L'Istituto Camillo Bellieni di Sassari, che da oltre trent'anni promuove e valorizza la lingua e la cultura sarda, si occuperà della realizzazione effettiva. Ci lavoreranno esperti, docenti e linguisti: da Mario Lucio Marras, specialista del sassarese, a Michele Pinna, direttore scientifico dell'Is.Be e supervisore del progetto, da Maria Doloretta Lai, organizzatrice culturale, a Maurizio Virdis, linguista. Il lavoro si concluderà entro ottobre.

L’analisi si focalizzerà su testi letterari, usi consolidati del parlato e altre forme di produzione linguistica: teatro, gobbule, modi di dire e canzoni della tradizione folk. I riferimenti sono agli scritti di Pompeo Calvia, Salvator Ruiu, Cesarino Mastino e Gildo Motroni, ai dizionari di Giosuè Muzzo, Giampaolo Bazzoni e Vito Lanza, alla grammatica di Giampaolo Bazzoni e alla sua raccolta sui modi di dire.

Ispirazioni anche dalle logiche linguistiche moderne, dai pilastri della linguistica di Ferdinad de Saussure e dagli usi pragmatici della lingua. Senza dimenticare la metodologia sperimentata con la Limba Sarda Comuna, l'esperienza degli sportelli linguistici comunali e le attività didattiche sulla lingua sarda.

"Si realizzerà una tabella col repertorio grafematico più consono per i suoni distintivi della lingua dal punto di vista grafico e fonematico, della pronuncia dei suoni e della loro rappresentazione grafica in base all'alfabeto fonetico internazionale - spiega Michele Pinna - e si creerà un corredo di convenzioni ortografiche e regole di pronuncia". 

(Unioneonline/v.l.)

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