Un libro per ribaltare un tema spinoso. “Cupio dissolvi”, edito da Carocci, parla di suicidio. E l’autore, Leonardo Tondo, uno dei maggiori studiosi di Psichiatria nell’Isola, avverte: «Il suicidio non è un fenomeno sociale, ma una patologia che si può prevenire». 

A presentare il lavoro di Tondo, stasera, nella Sala Giorgio Pisano, sono stati Maria Antonietta Mongiu e il direttore editoriale nonché condirettore de L’Unione Sarda Lorenzo Paolini. «Obiettivo di questo libro è riportare il suicidio nella sfera psicopatologica», ha detto Tondo. «Sì, perché effettivamente appartiene alla sfera psicopatologica. Si parla molto spesso di suicidi per cause ambientali, per cause esterne all'individuo. Al di là di tutto, il suicidio è un evento assolutamente individuale, che non è uno stato d'animo idealistico psichiatrico». E ancora: «Molto spesso la persona soffre e da tutto il libro nasce un segnale di speranza. Perché, a differenza di un approccio ancora una volta sociologico e filosofico su cui non si può intervenire, deve prevalere un modello psicopatologico».

I dettagli nel servizio che sarà pubblicato nel giornale cartaceo domani in edicola.

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