Lo aveva promesso nell’intervista che aveva rilasciato a UnioneSarda.it qualche mese fa: “Lascerò tutti di stucco”, e così probabilmente sarà. Salvatore Garau, l’artista delle sculture immateriali, questa volta presenta un’opera alta 7 metri e pesante 3 tonnellate. Si tratta della testa di “Anguilla di Marte”, realizzata nel 2010 e che rappresenta una coda di anguilla alta dodici metri per otto tonnellate di peso che si conficca nella terra, posizionata a Santa Giusta, paese di cui Garau è originario.

L’inaugurazione della testa - realizzata grazie al contributo del Comune di Santa Giusta e della Fondazione di Sardegna – è in programma per novembre: dalle prime informazioni sbucherà dalla terra non lontano dalla coda della scultura e dallo stesso stagno di Santa Giusta al quale l'opera è dedicata e che una volta era il più pescoso d’anguille in Europa.

La nuova opera è composta da due parti che, nei prossimi giorni, verranno smaltate e saldate nel laboratorio del fabbro Stefano Piga. Completamente realizzata e battuta a mano, presenta la bocca aperta che addenta due teste elleniche del II secolo A.C., copie perfette del giovane Satiro di Othoca dai marcati caratteri negroidi, scoperto sotto la laguna durante gli scavi subacquei del 2010 diretti da Carla Del Vais e Ignazio Sanna.

Garau aveva cominciato a pensare alla realizzazione tre anni fa quando si è trovato di fronte la ceramica del giovane Satiro.

“La testa dell'anguilla ha vagato per 11 anni sotto una terra ricca di storia e civiltà – conferma l’artista - Adesso spunterà nervosa tenendo tra i denti tracce del nostro passato, quasi a voler metterci in faccia chi siamo stati e a ricordarci da dove veniamo. È stata, la nostra, terra di commercio, di ricchezza e incontri di tanti popoli che si avvicendavano nel Mediterraneo”.

Intanto, il prossimo 12 ottobre verrà battuta all’asta da Art-Rite una scultura immateriale di Garau, quella intitolata “Davanti a te”.

(Unioneonline/s.s.)

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