Un papà che gioca con il suo bimbo, più sorridenti che mai anche se il primo è rimasto mutilato nel conflitto siriano. E il secondo è nato senza gambe né braccia. 

Munzir al-Nazzal e il piccolo Mustafa sono stati immortalati dal fotografo turco Mehmet Aslan in uno scatto che ha vinto il premio “foto dell'anno” al Siena International Photo Awards 2021 e ha già fatto il giro del mondo, finendo anche sul Washington Post: "Volevamo portare l'attenzione su questo" dramma, ha raccontato Aslan.

La famiglia protagonista dell’immagine è un po’ il simbolo del conflitto che si trascina in Siria dal 2011, quando esplose la sollevazione a Daraa contro il regime di Bashar al Assad: nel 2018 Munzir con la moglie Zeinab e il figlio Mustafa sono fuggiti dalla Siria e ora, al pari di altre centinaia di migliaia di rifugiati, si trovano nelle regioni meridionali turche di confine.

Mustafa è affetto da una malformazione "conseguenza dell'assunzione di farmaci da parte della madre, colpita anche dai gas" nel corso dei combattimenti furiosi nella regione di Idlib. Il bimbo ha solo 5 anni, avrebbe bisogno di cure continue e speciali protesi elettroniche: "Giuro, ho girato ogni ospedale, ogni villaggio, ma non ho ottenuto nulla", dice il papà Munzir.

"Quella foto è arrivata al mondo, abbiamo cercato per anni di farci sentire per aiutare mio figlio con i trattamenti, faremmo di tutto per dargli una vita migliore", spiega mamma Zeinab. 

"E' doloroso dover ancora una volta commentare una foto su una tragedia che non è finita, la guerra in Siria – sottolinea Andrea Iacomini, portavoce di Unicef Italia -. Quello scatto sta facendo il giro del mondo, speriamo solo di non trovarci di fronte all'ennesima prova di indignazione a intermittenza”.

"Il dramma nel dramma sono i bambini con gravi disabilità, che rappresentano la parte più debole nei conflitti. Ma in quell'immagine - osserva Iacomini - c'è anche un inno alla vita, un sorriso che spunta nonostante il dolore". 

(Unioneonline/D)

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