La Venere di Sandro Botticelli, uno dei simboli del genio italiano, diventa “influencer" e ambasciatrice di bellezza nel mondo.

Ecco la nuova campagna di promozione di Enit (Agenzia nazionale del turismo) e ministero del Turismo «Open to meraviglia» costata 9 milioni e realizzata con il contributo del dipartimento per l'Informazione e l'Editoria della presidenza del Consiglio.

Una delle donne più conosciute al mondo e una delle creazioni artistiche più alte di ogni tempo, è ritratta in minigonna jeans, mentre fa un giro in vespa oppure è pronta a gustare una pizza, ancora al Colosseo, in riva al mare o tra i vicoli di un borgo.

A presentarla, in una conferenza stampa a Roma, la ministra del Turismo Daniela Santanchè accompagnata dal vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, dal ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi e dall'amministratrice delegata dell'Enit Ivana Jelinic. «Open to meraviglia» è proprio il claim pensato per questa campagna multisoggetto - nata da un'idea del gruppo Armando Testa - che si compone di un video promozionale, di una campagna affissione e di una, appunto, virtual influencer. Sarà anche nel profilo Instagram venereitalia23, nel sito Italia.it e nelle altre piattaforme social. 

«Non mi sono mai vergognata di essere una persona ambiziosa e ora anche un ministro ambizioso. L'ambizione di questo ministero è portare l'Italia al primo posto nel mondo. I dati di Pasqua sono molto positivi e sono sicura che il 2023 sarà l'anno del sorpasso sul 2019. Dobbiamo lavorare tutti assieme» spiega Santanchè secondo cui come Italia «non siamo bravi a venderci» e «dobbiamo essere più orgogliosi della nostra nazione».

«Il governo - dice Tajani - farà di tutto perché Roma sia la sede del nuovo Expo. È una partita difficile ma ce la stiamo mettendo tutta. Faremo di tutto per sostenere la politica del turismo e i grandi eventi, anche quelli sportivi. È anche questo un modo di fare politica estera. Tutte le ambasciate del mondo diffonderanno il video che oggi presentiamo per mostrare le straordinarie potenzialità dell'Italia. Dobbiamo saper utilizzare al massimo tutto ciò che Dio e i nostri antenati ci hanno lasciato. Abbiamo un solo interesse. Dobbiamo tutelare 60 milioni di italiani».

LE POLEMICHE – Ma l’idea non piace a tutti, e si moltiplicano sui social le critiche e le parodie. «Ma che roba è? Roba da Ferragni», l’ha liquidata il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi.

«Scontato, banale, macchiettistico» ha detto il sindaco Dario Nardella. «Ho già detto che non mi entusiasmano le campagne promozionali fatte di luoghi comuni. A Firenze stiamo combattendo da tempo contro uno sfruttamento commerciale che ridicolizza le bellezze artistiche di Firenze come i grembiuli con le parti intime del David o altre riproduzioni grottesche delle opere d’arte. Quindi non candidiamo Firenze a fare da sfondo della Venere testimonial con i capelli al vento, semmai ci candidiamo a collaborare con la ministra per trovare anche altre modalità per raccontare le bellezze del nostro Paese e puntare insieme su un turismo di qualità, fuori dai soliti percorsi e dai soliti cliché».

(Unioneonline/D)

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