«Vivevo in una casa, in Portico d'Ottavia a Roma, dove, fino all'ottobre del 1943, giorno del rastrellamento del Ghetto di Roma da parte dei nazisti, avevano vissuto famiglie ebree. La loro presenza era così forte che guardando quelle scale che loro avevano sceso per l'ultima volta, dissi a me stessa che non le avrei più fatte fino a che non fossi riuscita a mettere tutti i nomi sulle porte».

Lo racconta Anna Foa, storica, autrice del libro "Portico d'Ottavia, 13" che con il suo lavoro ha restituito volti, storie e memoria a persone scomparse nei campi di sterminio nazisti. Anna Foa, intervistata dall'Unione Sarda, sarà venerdì pomeriggio all'Università di Cagliari (aula magna, Polo Umanistico, via Is Mirrionis, 1) insieme con lo storico Lutz Klinkhammer, esperto dell'occupazione tedesca in Italia, a parlare della Shoah a Roma, per la "Giornata della memoria", in un incontro promosso da Dipartimento di Storia. L'intervista sul giornale in edicola venerdì.
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