Il Pozzo Nuragico di Santa Cristina a Paulilatino, sarà protagonista questa notte di un evento astronomico che non si verificava da 18 anni e mezzo circa, vedendo così la Luna specchiarsi nel fondo del pozzo. Un evento raro legato al Lunistizio Maggiore, il momento in cui la Luna si trova più alta nella volta celeste. In questa notte del 12 gennaio, quando la Luna transiterà a Sud e si troverà ad un’altezza di circa 78°, la sua luce passerà attraverso l’apertura circolare che sovrasta il pozzo, andando così a specchiarsi sull’acqua.

Furono i ricercatori sardi Carlo Maxia e Lello Fadda con l’astronomo Edoardo Proverbio, che scoprirono questo particolare orientamento astronomico nel 1973. Un orientamento che non sembra essere casuale, ma voluto, legato ad antichi riti che vedono la Luna e l’acqua come protagonisti. Il monumento, edificato dal popolo nuragico intorno al XI secolo a.C, è stato studiato in epoca recente dall’archeoastronomo Arnold Lebeuf, professore ordinario di storia delle religioni alla Jagiellonian University di Cracovia. 

Secondo Lebeuf, il pozzo nuragico oltre ad essere stato edificato per mostrare questo evento, sarebbe in grado di prevedere l’arrivo delle eclissi. In occasione di questo eccezionale evento, le associazioni culturali Iscandula e Agorà’ Nuragica, in collaborazione con Archeotour, Fondazione Banco di Sardegna e Comune di Paulilatino, hanno organizzato alle ore 17:00 presso il Pozzo Nuragico di Santa Cristina, una conferenza sul significato astronomico del Pozzo di Santa Cristina, con l’intervento del Prof. Arnold Lebeuf, lo studioso Paolo Littarru e l’archeoastronomo Mauro Peppino Zedda. A partire dalle ore 22:00 fino alle ore 1:00, si terranno le visite per osservare la luce lunare nel fondo del pozzo.

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