L'educazione civica potrebbe tornare presto sui banchi di scuola, e a lanciare la proposta in una conferenza stampa è il ministro dell'Istruzione Marco Bussetti, illustrando un progetto di legge che sarà al vaglio della commissione Cultura all'inizio del 2019 - a firma Massimiliano Capitanio - che reintroduce l'obbligatorietà della materia dalla scuola materna fino alle scuole superiori.

"Si va dalla Costituzione alla cittadinanza digitale, visti i troppi casi di bullismo - spiega il ministro - ma anche ambiente ed educazione stradale, con la certificazione delle competenze acquisite".

La materia si svilupperà per 33 ore nel corso dell'anno scolastico e sarà parte dei programmi d'esame di terza media e della maturità.

"Nel rispetto dell'autonomia scolastica - spiegano i promotori - il Miur elaborerà un regolamento per orientare l'insegnamento della materia, a partire dalla conoscenza della Costituzione, spaziando dal contrasto a bullismo e cyberbullismo fino all'educazione stradale o al contrasto alla dipendenza da droghe e alcol".

Favorevole l'ex ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini, che ha commentato: "L'educazione civica è un tassello fondamentale nella formazione dei più piccoli prima e degli adolescenti poi. Anche in questa direzione è andato il mio impegno da ministro dell'Istruzione, con la legge 169 del 2008, e da parlamentare, con una proposta di legge specifica per una reale introduzione dell'insegnamento dell'educazione alla cittadinanza attiva e anche all'uso degli strumenti informatici che la tecnologia mette sempre più precocemente a disposizione dei nostri ragazzi. Una vera educazione civica, nel 2018, non può prescindere da una parallela educazione digitale. (…) Abbiamo davanti una grande opportunità, non mettiamo bandierine su un tema così importante e delicato. Facciamo in modo che Camere ed Esecutivo lavorino insieme per un vero e tangibile cambio di passo".

(Unioneonline/b.m.)
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