La conferenza diventa un concerto e su Carbonia cala la magia delle launeddas.

Si deve alla speciale lectio magistralis di Marco Lutzu, ricercatore di etnomusicologia all’Università di Cagliari, autore di ricerche sul campo in Sardegna, Cuba e Guinea Equatoriale, attento cultore dei rapporti tra musica e religione, poesia improvvisata, etnomusicologia, organologia e hip hop, e direttore scientifico dell’Enciclopedia della Musica Sarda (L’Unione Sarda).

Con la partecipazione del suonatore Andrea Pisu, il dibattito, organizzato in biblioteca dall'Università della Terza Età, si è tradotto in un'esibizione a suon di applausi a margine del dibattito in cui è emersa la valenza di questo millenario strumento utilizzato in ambito profano e religioso come solista e in concordia con più strumenti musicali.

Nei racconti del ricercatore emerge come «il rito delle laudeddas accompagni i momenti più gioiosi della vita in Sardegna come l'accompagnamento degli sposi all'altare e quelli più sacri come gli ambiti liturgici e para liturgici della Santa messa».  

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