L'illustrazione domina la fiera dell'editoria di Bologna: ma la Sardegna non c'è
A rappresentare l'Isola solo la giovane artista Francesca SannaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Appena giunti ai padiglioni che ospitano la cinquantaseiesima edizione della Fiera del libro per ragazzi di Bologna l'impressione è quella di essere arrivati in una vera e propria babele.
Si incontrano persone, soprattutto giovani, provenienti da tutto il mondo, si sentono lingue diverse e gli stand sono quanto di più vario si possa immaginare.
D'altronde ottanta paesi presenti e 1442 espositori, dalla Nuova Zelanda al Messico, passando per gli Emirati Arabi Uniti, sono una bella fetta del globo terrestre e trasformano Bologna nella sede di una sorta di Onu dell'editoria per giovanissimi. Una grande piazza globale dove scoprire quello che ci offre, a livello editoriale, il presente e soprattutto cosa bolle in pentola per il futuro.
Girando tra gli stand dei quattro angoli del Pianeta si colgono, infatti, alcune linee guida che sono destinate a determinare l'editoria under 18 per i prossimi anni. Per esempio, si nota come la narrativa, in particolare il romanzo per i più giovani e di formazione, stia attraversando una fase meno brillante rispetto a un tempo e il mercato lasci meno spazio a novelli Salgari o Stevenson.
Largo, invece, ai libri educativi, quando non didattici. Si va quindi dal volumetto che spiega, attraverso disegni, al bimbo come far pipì nel vasino, fino a testi che raccontano il mondo che ci circonda, compreso l’universo delle emozioni e dei sentimenti. Insomma, per tutto e per tutti ci vuole oramai un vademecum e il mondo dei bambini e dei ragazzi non sfugge certo a questa regola.
La tendenza più forte, soprattutto all'estero ma in larga diffusione anche nel nostro Paese, è quella dei silent book, libri muti perché puntano unicamente sulle immagini per catturare l'attenzione dei lettori, anche già grandicelli, e trasmettere loro un messaggio. Libri quindi totalmente visivi che si vanno ad aggiungere alla grande attenzione che l'editoria under 18 oramai riserva all'illustrazione in generale. Alla base di tutta questo interesse c'è un'idea semplice: i libri per l'infanzia e per i ragazzi sanno unire in modo impareggiabile immagine e testo scritto. A questo si aggiunge una considerazione generale legata al fatto che i figli del Terzo millennio sono sempre più immersi in un linguaggio visuale, un linguaggio, in un certo senso, "illustrato". Quindi, spazio a disegno e grafica come ha fatto anche la kermesse bolognese, occasione unica per scoprire, tra le altre cose, i nuovi talenti dell'illustrazione per bambini e ragazzi, grazie a mostre e a eventi organizzati un po' in tutto il capoluogo emiliano. Per esempio, quest'anno il paese ospite d'onore della rassegna bolognese è la Svizzera e alla Confederazione è dedicato uno dei momenti clou della Fiera, l'esposizione di illustrazioni "Un ABC della Svizzera".
Ventisei disegnatori si sono divertiti a illustrare le ventisei lettere dell'alfabeto e così a ogni illustrazione viene associata una parola, una per ogni lettera dalla A alla Z, che vuole esprimere le peculiarità svizzere più conosciute. Così abbiamo la "L" di lago e la "S" di sci per intenderci. Fa sorridere che tra i ventisei illustratori elvetici in concorso ci sia anche la cagliaritana (ma zurighese per residenza) Francesca Sanna a cui è stata affidata la lettera U e la parola "unione".