L’obiettivo è promuovere una nuova fruizione del patrimonio archivistico come bene comune, capace di stimolare il senso di appartenenza identitaria, la partecipazione civica e la cura del territorio, proponendo un metodo replicabile di rapporto tra memoria, suono e cittadinanza. Il 20 novembre a Milis, nella Sala Ovest del Palazzo Boyl, alle 17, verranno presentati gli esiti di InterAzioni Suono Memoria, un progetto innovativo che intreccia archivistica, arte sonora e visuale e partecipazione comunitaria.

Promosso dalla Soprintendenza archivistica della Sardegna, finanziato dalla Fondazione di Sardegna e ideato da Monica Grossi e dalle artiste Enrica Sirigu e Gaia Aloisi, in collaborazione con il Comune di Milis, l’associazione Nocefresca e la fotografa Chiara Caredda, il progetto mira a valorizzare la memoria collettiva attraverso il dialogo tra i documenti storici e i suoni del vissuto quotidiano. Nel corso delle scorse settimane, infatti, la comunità ha offerto testimonianze orali e scritte, ricordi e atmosfere sonore che hanno dato forma a un’opera multimediale e a una mostra fotografica e documentaria dedicata ai volti e alle storie di Milis.

Il progetto culminerà appunto il 20 novembre con la presentazione pubblica delle opere e la restituzione al pubblico dei materiali raccolti, come testimonianza viva di una memoria che si trasforma e risuona nel tempo. L’evento sarà anticipato dall’esposizione di una selezione di immagini scaturite dal progetto che contorneranno piazza Martiri, a Milis. 

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