Per la prima volta in Norvegia l'italiano è stato inserito fra le lingue d'esame per gli interpreti, nella scala delle diverse qualifiche. A sostenere la complessa prova per ottenere il livello più alto è stata l'oristanese Enrica Sollaino, 53 anni, da diciannove trasferita a Oslo, dove lavora come interprete e guida turistica. Ora è la prima e, finora, unica in Norvegia ad aver ottenuto la qualifica più alta per gli interpreti in italiano. Finora, all'università di Oslo, non era mai stata data la possibilità di sostenere questa prova nella nostra lingua. Ma la significativa novità fa pensare che l'interesse per l'italiano, negli ultimi tempi, è cresciuto nel Paese scandinavo. Nella pubblica amministrazione si fa ricorso agli interpreti in tutta una serie di situazioni: in tribunale e in ospedale, ma anche nelle scuole e negli uffici delle forze dell'ordine.

L'obiettivo è unico: garantire a chi ne abbia necessità il diritto alla comprensione del norvegese, che siano imputati o testimoni in un procedimento giudiziario, pazienti in ospedale o genitori di studenti nei primi colloqui con gli insegnanti. Ecco perché in tutta una serie di circostanze, per esempio un indagato straniero durante un interrogatorio e un imputato durante un processo, e ancora un paziente a colloquio con medico e infermieri, genitori a colloquio con insegnanti, si ricorre all'interprete, a spese dello stato. Lo scopo esclusivo è quello di garantire la comunicazione a quanti, pur trovandosi in Norvegia, non conoscono la lingua scandinava.

Gli episodi in cui Enrica Sollaino si è ritrovata a fare da interprete a cittadini italiani sono i più svariati. Non solo residenti ma anche turisti, soprattutto d'estate. "Ricordo qualche anno fa un giovane sardo, appena arrivato in Norvegia per lavoro, non conosceva la lingua, nè le strade né tanto meno come funzionassero i controlli: era stato fermato dalla polizia per guida veloce e insicura. Per giunta lungo il tragitto si era fermato a bere una bevanda alcolica. Ero stata chiamata per tradurre dal norvegese quanto il giovane aveva appena subìto, multa compresa".

Enrica Sollaino con turisti italiani a Oslo (Foto P. Mocci)
Enrica Sollaino con turisti italiani a Oslo (Foto P. Mocci)
Enrica Sollaino con turisti italiani a Oslo (Foto P. Mocci)

Gli eccessi di velocità in particolare d'estate sono frequenti. "Capita a molti italiani di ritrovarsi nelle strade norvegesi con pochissimo traffico e ciò può indurre a pensare che non ci siano controlli e quindi a spingere sull'acceleratore. Niente di più sbagliato: auto civetta della polizia presidiano il territorio e non danno scampo a chi infrange la legge. Ricordo un episodio in particolare: una signora fermata dalla polizia proprio per velocità reagì in modo non proprio tranquillo con gli agenti, spiegando di avere fretta. Venne multata. Ma la cosa singolare è che a distanza di tre giorni a quella signora capitò la stessa cosa: e alla multa si aggiunse il ritiro della patente. Se l'infrazione è molto consistente si rischia perfino il carcere". Esiste un registro nazionale per gli interpreti con i diversi livelli di qualifica. La qualifica più alta si ottiene sostenendo un esame organizzato dall'OsloMet (università metropolitana di Oslo): consiste in 4 prove di interpretariato consecutivo, due delle quali con simulazioni di situazioni di lavoro (ad esempio colloqui medico-paziente o interrogatorio di un indiziato in polizia). L'esame si chiama Statsautorisasjon in tolking. La qualifica intermedia è invece quella che si ottiene al termine di un corso di formazione di un anno circa, sempre organizzata dall'OsloMet. La qualifica più bassa invece si ottiene dopo un esame nelle due lingue di lavoro, per esempio italiano e norvegese. "Io frequentai e superai il corso di formazione "Tolkeutdanning" nel 2008 e finora non si era mai tenuto l'esame per la qualifica più alta in italiano" racconta Enrica Sollaino.

Quest'anno è accaduto. La prima prova, di scrematura, consisteva in uno scritto tenutosi lo scorso aprile. "Eravamo cinque candidati e siamo passati in 4. Qualche settimana fa sono iniziati gli orali e io sono stata la prima a sostenere e passare l'esame. Gli altri tre candidati non sono passati". Quindi Enrica Sollaino è la prima, e finora l'unica, in Norvegia ad aver ottenuto questa qualifica.
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