Oggi, nel palazzo del Consiglio Regionale in via Roma, è stata ricordata la figura di Luigi Cogodi, politico sardo scomparso nel 2015. Un incontro molto partecipato durante la presentazione del libro “Il verde + rosso”. Diversi esponenti politici e amici lo hanno ricordato come un uomo di grande integrità e impegno, la cui eredità dovrebbe ancora oggi ispirare la politica sarda.

Piero Comandini, presidente del Consiglio regionale, ha aperto gli interventi, sottolineando l'importanza della giornata e l'appropriatezza del luogo per ricordare Cogodi. «Luigi era un rosso che faceva rumore», ha detto, sottolineando la determinazione di Cogodi nel difendere le sue convinzioni e nel fare le rivoluzioni necessarie per il bene della Sardegna. L’assessora all’istruzione Ilaria Portas ha, invece, evidenziato la necessità di trasmettere la memoria di Cogodi alle nuove generazioni. «Lui ha lasciato il segno», ha affermato, invitando a rinnovare l'impegno per una nuova stagione politica che sappia difendere e acquisire nuovi diritti e ricordando l’importanza di una politica attiva e inclusiva, che sappia rispondere alle esigenze attuali.

Il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, ha condiviso aneddoti personali e professionali, ricordando le sfide affrontate insieme durante la campagna del 2011 per il Comune di Cagliari. Ha sottolineato l'importanza dell'impegno di Cogodi per le tematiche ambientali e lavorative: «temi che restano attuali e cruciali per il futuro della Sardegna». Elia Cogodi, figlio di Luigi, ha parlato dell'intensa passione politica che invadeva la loro famiglia, descrivendo un ambiente di continue discussioni e riflessioni. Massimo Dadea ha riflettuto sull'attualità del pensiero di Cogodi, definendolo “moderno e visionario.” Ha evidenziato il binomio autonomia e rinascita che caratterizzava la sua azione politica e ha ricordato come Cogodi sia stato il primo a demolire le case dei potenti sulle coste, un’azione che ha segnato un punto di svolta nella tutela dell'ambiente in Sardegna.

Antonello Cabras ha parlato del piano straordinario del lavoro, una delle iniziative più rivoluzionarie di Cogodi, e della sua delusione per come quel piano è stato successivamente trattato. Cabras ha sottolineato la capacità di Cogodi di elaborare e proporre idee che lo mettevano inevitabilmente al centro della scena politica. Infine, Alberto Sechi ha chiuso gli interventi ricordando l'azione politica di Cogodi come un esempio di impegno e visione futura. Ha sottolineato l'importanza del pensiero di Antonio Gramsci, a cui Cogodi si ispirava, invitando la sinistra di oggi a riprendere da lì per costruire una comunità sarda più forte e coesa. Sechi ha invitato la politica di oggi a raccogliere l’eredità politica e culturale di Cogodi per avviare una nuova fase costituente dell’autonomia sarda. Il ricordo di Luigi Cogodi è stato non solo un tributo alla sua figura, ma anche un richiamo all'azione per una Sardegna che sappia coniugare autonomia, progresso e giustizia sociale. 

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