Presentazione ufficiale, questa mattina, alla Pinacoteca Nazionale di Cagliari per lo studio "Dai Retabli pittorici della Sardegna all'uomo vitruviano di Leonardo da Vinci" realizzato dallo storico Roberto Concas.

L'autore, insieme al direttore del Polo Museale della Sardegna, Giovanna Damiani, ha presentato gli esiti di una trentennale ricerca che ha avuto avvio con lo studio dei retabli pittorici della Sardegna del XV-XVI secolo, conservati in buon numero nella Pinacoteca Nazionale di Cagliari. Queste opere hanno permesso di ritrovare la formula iniziale di un antichissimo codice e si rivelano come chiave interpretativa per accedere agli enigmi delliuomo vitruviano di Leonardo da Vinci e della più antica Divina Proporzione.

Secondo lo storico, la soluzione dell'enigma dell'uomo vitruviano e della sua armonia non è nel cerchio e non è nel quadrato. Ma in una doppia spirale con misure perfette e ripetute. Che si ritrova non solo in quell'opera, ma anche nella Gioconda e nel Cenacolo.

Pinacoteca di Cagliari, sala dei Retabli (foto ufficio stampa)
Pinacoteca di Cagliari, sala dei Retabli (foto ufficio stampa)
Pinacoteca di Cagliari, sala dei Retabli (foto ufficio stampa)

"La soluzione non era lì, in quel cerchio e in quel quadrato - ha ribadito Concas - noi abbiamo trovato una chiave matematica, dimostrabile e ripetibile. Senza nessuna presunzione, nessuno aveva dimostrato la ricorrenza di queste geometrie in maniera così rigorosa".

Il 19 dicembre a Cagliari si ribadirà il concetto anche con fili di lana che sui retabli andranno a dimostrare la scoperta di Concas. Ed è un punto di vista nuovo che sicuramente farà discutere perché propone chiavi di lettura inedite su secoli di arte.

Concas ha svelato anche il perché delle quattro gambe dell'uomo vitriviano. La soluzione? Un banalissimo specchio che consente di guardare gli arti inferiori anche da un altro punto di vista.

(Unioneonline/v.l.)
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