Va a Roger Penrose, Reinhard Genzel e Andrea Ghez il Nobel per Fisica 2020.

Metà premio è stata assegnata a Penrose "per la scoperta che la formazione dei buchi neri è una robusta previsione della teoria generale della relatività" e l'altra metà è andata congiuntamente a Genzel e Ghez "per la scoperta di un oggetto compatto supermassiccio al centro della nostra galassia".

A essere premiate a Stoccolma, dunque, le scoperte relative ai buchi neri.

Roger Penrose - spiegano da Stoccolma - "ha mostrato che la teoria generale della relatività porta alla formazione di buchi neri". Reinhard Genzel e Andrea Ghez hanno scoperto che "un oggetto invisibile ed estremamente pesante governa le orbite delle stelle al centro della nostra galassia. Un buco nero supermassiccio,unica spiegazione attualmente nota".

Nel gennaio 1965, dieci anni dopo la morte di Einstein, Roger Penrose dimostrò che i buchi neri possono davvero formarsi e li descrisse in dettaglio: il suo articolo innovativo è ancora considerato il contributo più importante alla teoria della relatività generale dai tempi di Einstein.

I PREMIATI - Cosmologo di fama internazionale, Roger Penrose è nato nel 1932 in Gran Bretagna, a Colchester, e nel 1957 si era laureato nell'Università di Cambridge. Ha insegnato a lungo all'Università di Oxford.

Reinhard Genzel è nato nel1952 in Germania, a Bad Homburg vor der Höhe. Si è laureato nel 1978 all'Università tedesca di Bonn e, in seguito, ha diretto l'Istituto Max Planck per la Fisica Extraterrestre. Si è poi trasferito negli Stati Uniti per insegnare all'Università della California a Berkeley.

Andrea Ghez è nata nel1965 negli Stati Uniti, a New York, e nel 1992 si è lureatata al California Institute of Technology (Caltech). Attualmente insegna all'Università della California, a Los Angeles.

(Unioneonline/v.l.)
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