Appuntamento al teatro Massimo di Cagliari con La Grande Prosa del Cedac in uno spettacolo, "Hamlet", nella versione del capolavoro shakespeariano firmata da Alessandro Angelini e Antonio Prisco, con la regia di Francesco Tavassi.

In scena dal 9 al 13 novembre, lo spettacolo vede protagonista Giorgio Pasotti.

"Un Amleto moderno sospeso su un filo a due metri di altezza come un circense, un equilibrista dell'anima, distaccato dalla vita terrena, da un mondo del quale non comprende più i valori", racconta l'attore. Un ruolo su misura per lui, artista eclettico che unisce la sua formazione nel campo delle arti marziali con la recitazione.

"Non ho seguito una scuola di teatro classico – spiega – ma nel preparare il personaggio mi baso sulla mia capacità di muovere il mio corpo all'interno dello spazio, parto dall'azione fisica per arrivare alla dimensione interiore".

Una messa in scena visionaria, in cui si mescolano teatro e nuove tecnologie per dar forma a uno spettacolo immersivo, emozionante e coinvolgente, che culmina in un inedito duello con tutta l'eleganza delle coreografie delle arti marziali cinesi.

"Amleto è un personaggio fondamentale della storia del teatro, con cui ogni attore aspira a misurarsi per indagarne la complessità e riviverne il cruciale dilemma, insieme filosofico e umano", sottolinea l'artista bergamasco al suo primo incontro con l'immortale "antieroe" shakespeariano.

"Interpretarlo - aggiunge - è un passaggio irrinunciabile per ogni attore, un punto di arrivo e partenza". Nel cast, accanto a Giorgio Pasotti, una straordinaria Mariangela D'Abbraccio nel ruolo di Geltrude. Poi ancora, Claudia Tosoni, Gerardo Maffei, Diego Migeni, Pio Stellaccio, Andrea Papale e Salvatore Rancatore.

"Nella sua incapacità di scegliere, nel subire il peso fisico e terreno che deriva da tali indecisioni e nell'isolamento che arriva a sfiorare la follia, Amleto è un personaggio dei giorni nostri - si legge nelle note - un uomo imprigionato nella sua condizione, simile in tutto e per tutto a quelli che s'incontrano lungo i marciapiedi delle nostre città". 

(Unioneonline/v.l.)

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