“Il giorno e la Storia”: il direttore Dessì sulla Rai ricorda anche Aldo Scardella
In onda dal 25 novembre al primo dicembre: le ricorrenze legate a Tortora, Berlinguer, Segni e BertolucciPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
L’ex Presidente della Repubblica Antonio Segni e l’ex segretario del Pci Enrico Berlinguer: ci sono anche due sassaresi illustri tra i personaggi al centro delle ricorrenze scelte e commentate dal direttore de L’Unione Sarda Emanuele Dessì, che torna come editorialista della settimana dal 25 novembre al 1° dicembre a “Il giorno e la Storia”, il programma di Rai Cultura firmato da Giovanni Paolo Fontana (nella foto a sinistra con Dessì), in onda tutti i giorni alle 00.10 e in replica alle 8.30, 11.30, 14.00 e 20.10 su Rai Storia.
La settimana di Dessì si apre ritornando al 2020 quando muore, in Argentina, Diego Armando Maradona, “El pibe de oro”. Genio e sregolatezza, Campione del Mondo nel 1986, approda nel calcio italiano, a Napoli, nel 1984, diventando l’idolo della città.
Martedì il ricordo va al regista Bernardo Bertolucci, morto a Roma nel 2018. Il suo primo grande successo internazionale è “Ultimo tango a Parigi”, del 1972, censurato in Italia fino al 1987, lo stesso anno della definitiva consacrazione con “L’ultimo imperatore", un film da nove Premi Oscar.
Mercoledì Enrico Berlinguer che nel 1980 dichiara chiusa la stagione del compromesso storico, ponendo come prioritaria la questione morale, mentre giovedì ricorre la data in cui nel 1520, dopo aver navigato attraverso lo stretto sudamericano che da lui prese il nome, l’esploratore portoghese Ferdinando Magellano raggiunge l’Oceano Pacifico.
Venerdì si torna al 1960 quando muore a Rovereto l’artista Fortunato Depero. Nato nel 1892, giovanissimo giunge a Roma e rimane folgorato da Umberto Boccioni. Allievo prediletto di Giacomo Balla, redige con lui il “Manifesto della ricostruzione futurista dell’universo”.
Tv protagonista della ricorrenza di sabato: nel 1928, a Genova, nasce Enzo Tortora, conduttore e inventore di format come l’indimenticabile “Portobello”, ma il suo nome resta legato anche al clamoroso arresto del 1983 con l’accusa di associazione per delinquere di stampo camorristico. Condannato in primo grado, viene assolto definitivamente in Cassazione nel 1987.
La settimana del direttore Dessì si chiude domenica ricordando Antonio Segni, scomparso nel 1972. Nel 1943 è tra i fondatori della Dc, poi eletto all’Assemblea costituente e più volte ministro nei governi di De Gasperi. Nel 1962 diventa il quarto Presidente della Repubblica, ma si dimette volontariamente nel 1964 dopo essere stato colpito da trombosi cerebrale.
Nei suoi interventi, Emanuele Dessì introduce sempre la Sardegna. Come nel caso dell’anniversario della nascita di Enzo Tortora. Il direttore dell’Unione ricorderà Aldo Scardella: la prima uscita pubblica del giornalista, dopo la scarcerazione, fu proprio a Cagliari, per deporre un fiore sulla toma del giovane morto suicida nel carcere di Buoncammino, ingiustamente accusato di omicidio.
(Unioneonline)