La storia antica della Sardegna protagonista nella Top 10 delle maggiori scoperte archeologiche collegate alla Bibbia del 2022, stilata dal prestigioso Istituto Armstrong, con sede in Israele.

Una scoperta non solo in grado di “riscrivere” le conoscenze sui traffici commerciali, ma anche di confermare la “storicità” di alcuni riferimenti contenuti nelle Sacre Scritture. E di dimostrare che i metalli citati in alcuni passi biblici provenivano molto probabilmente dall’Isola

Tutto parte da uno studio condotto da un team di ricercatori dell’Università Ebraica di Gerusalemme in tandem con quella di Haifa, incentrato su una nave affondata a largo della città di Cesarea tra il 13esimo e il 12esimo secolo avanti Cristo, il cui relitto è stato individuato alla fine degli anni Ottanta.

LINGOTTI DI PIOMBO – La ricerca si è concentrata sul carico trasportato dall'imbarcazione e in particolare su alcuni lingotti di piombo, sottoposti in tempi recenti ad analisi e studi isotopici. I risultati dei test – pubblicati nel febbraio dello scorso anno sul Journal of Archaeological Science – hanno dimostrato che circa 3.200 anni fa la Sardegna già esportava minerali nelle altre terre affacciate sul Mediterraneo.

Il piombo utilizzato per fabbricare i lingotti proveniva infatti dalle miniere dell’Iglesiente e sarebbe stato inviato per nave a Cipro. Qui il piombo sardo sarebbe stato lavorato e caricato su un’altra nave, poi salpata verso qualche altro porto del Mediterraneo orientale, ma mai giunta a destinazione, a causa di un naufragio davanti alla costa israeliana.

I lingotti di piombo al centro dello studio (Foto Università ebraica di Gerusalemme)
I lingotti di piombo al centro dello studio (Foto Università ebraica di Gerusalemme)
I lingotti di piombo al centro dello studio (Foto Università ebraica di Gerusalemme)

LE SCRITTURE – Ma i risultati delle analisi sui lingotti di piombo, oltre a fornire preziosi indizi a supporto della tesi dell’antico e fiorente traffico di metalli che vedeva protagonista l’Isola, stanno dando anche conferma del fatto che alcuni passi della Bibbia, che sarebbero stati scritti proprio in quel periodo, hanno precisi fondamenti nella realtà. 

I passi in questione sono contenuti nel Libro dei Giudici e nel Deuteronomio, ma anche in Numeri e in Ezechiele - e riguardano le tribù israelitiche di Dan e Aser, rispettivamente quinto e ottavo figlio di Giacobbe, stanziate, nel periodo in questione, proprio nell’area dove transitavano le navi commerciali, tra cui quella affondata a Cesarea.

Brani che fanno riferimento in maniera più o meno esplicita a traffici e commerci navali, ma anche a piombo e altri metalli, che provenivano, appunto dalla Sardegna e, sembra, addirittura dalla Cornovaglia. 

Vengono anche citati degli esempi, come Deuteronomio 33 – 24-25: «Benedetto sia Aser tra i figli d'Israele! (...) Le sbarre delle sue porte siano di ferro e di bronzo e duri quanto i tuoi giorni la tua forza!».

E Numeri 31:22, che fa riferimento a «l'oro, l'argento, il bronzo, il ferro, lo stagno e il piombo», così come il profeta Ezechiele (22: 20).

Il piombo e forse anche alcuni degli altri metalli citati dalla Bibbia sarebbero, come detto, quelli estratti dalle miniere dell’Iglesiente, che, oltre tremila anni fa, venivano poi esportati negli angoli più remoti del Mediterraneo. 

Un traffico che sarebbe stato talmente fiorente da finire anche nelle testimonianze, orali e poi scritte, del periodo, poi confluite nelle Sacre Scritture. 

(Unioneonline/l.f.)

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